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“B4i ha deciso di investire in Deep Tech per aiutare le PMI di fashion, artigianato e manifattura”, afferma il prorettore Markus Venzin
Nato per rispondere a una crescente richiesta degli studenti e a una maggiore attenzione alle startup, B4i – Bocconi for innovation, la piattaforma di pre-accelerazione, accelerazione e corporate entrepreneurship dell’Università Bocconi di Milano, promuove la cultura imprenditoriale e sostiene giovani talenti che desiderano lavorare nelle startup. “B4i offre i learning tools necessari per imparare a gestire un’azienda e a lavorare su progetti imprenditoriali che riscuotono attenzione da parte delle imprese”, afferma Markus Venzin, prorettore all’Innovazione dell’Università Bocconi.
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Come B4i contribuisce a creare innovazione
“Le imprese sono sempre più a caccia di giovani talenti ed è proprio con la mission di creare e fare impresa che ha preso forma B4i, contribuendo a sostenere la competitività del Paese formando giovani talenti imprenditoriali”, continua il prorettore. In due anni, B4i ha investito in 24 idee di impresa, per un totale di 720.000 euro messi in campo direttamente dall’Università Bocconi. “L’ecosistema italiano, da un punto di vista imprenditoriale, è meno sviluppato rispetto a quello di altri Paesi come la Francia, gli USA, il Regno Unito – spiega il dottor Venzin – Per questo vogliamo guidare la technological transformation in Italia, verso obiettivi ambiziosi e sempre più alti”. B4i ha iniziato la sua attività, sin dagli esordi, con percorsi di accelerazione, pre-accelerazione e corporate entrepreneurship, accompagnando le startup dalla nascita al lancio sul mercato sino all’incontro con potenziali investitori. “Se sino fino a prima di questo ultimo batch ammettevamo soltanto membri della comunità Bocconi, adesso abbiamo voluto ampliare la platea dando la possibilità a tutti i team che presentino idee progettuali di impresa valide di poter seguire i nostri percorsi – dichiara il prorettore – Il prossimo passo sarà quello di andare sempre più a fondo nell’ascolto dei bisogni della società soprattutto per quanto riguarda il deep tech: campo che crediamo sia strategico per ogni tipo di impresa”. Quattro mesi di accelerazione per una startup potrebbero sembrare pochi, ma, se si riesce a restare al passo e ad assorbire le nozioni e il percorso di “learning by doing” proposto da B4i, il risultato sarà, senza dubbio, soddisfacente. “B4i ha una grande responsabilità, in particolar modo nella prima fase, quella della pre-accelerazione, durante la quale deve garantire un supporto a 360 gradi per la buona riuscita e articolazione del progetto imprenditoriale”.
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Deep tech: un campo strategico per il made in Italy
Quello che, spesso, manca alle imprese italiane, per lo più PMI, è la capacità di sapersi adattare alla technological transformation che, soprattutto nell’era post emergenza pandemica, ha creato un gap tra chi ha saputo innovarsi e chi no. “Ci sono settori, in Italia, come quello della manifattura; del fashion; dell’artigianato che hanno un grande bisogno di innovazione – precisa il prorettore – Per tale ragione, B4i ha deciso di investire in particolar modo in questo campo nei prossimi mesi. E sarà proprio questo uno dei prossimi parametri di valutazione da cui non potremo prescindere quando selezioneremo le startup da ammettere ai batch, assieme a quelli della value proposition e della qualità del team”. Se c’è una cosa su cui ancora molti startupper italiani devono lavorare, a detta del prorettore, è la capacità di integrare nuove tecnologie (digitali) nella value proposition, oltre al fatto che il network di investitori in Italia è decisamente più ristretto rispetto, ad esempio, a quello della Gran Bretagna. “Se in Italia una campagna di fundraising chiude a 2 o 3 milioni sembra un grande successo, ma consideriamo che nel Regno Unito tanti round d’investimento chiudono a 20 milioni – afferma il dottor Venzin – Investendo in deep tech si crea un vantaggio innovativo che è particolarmente centrale nei settori già menzionati chiave per il Made in Italy, oltre a costruire gli strumenti fondamentali per il contrasto al cambiamento climatico”. Oggi, infatti, sia nelle imprese nascenti che in quelle più consolidate, è in crescita la sensibilità verso il proprio impatto sociale e ambientale, temi cardine e trasversali per le startup nei percorsi lanciati da B4i – Bocconi for innovation.