Da una software house croata un titolo che omaggia il retro gaming
In origine fu Space Invaders. Da allora non si contano gli space simulator che hanno attaccato milioni di gamer alle console. Zotrix Starglinder è l’ultimo prodotto della software house croata Ocean Media LLC, che ha proposto anche su Nintendo Switch un titolo che omaggia i videogiochi dei bei tempi andati. A bordo di un astronave, nel buio profondo dello spazio, dobbiamo affrontare ondate di nemici in più livelli, raccogliendo potenziamenti e vita (in toccata e fuga nella schermata di gioco). Tanti game over, come nei cabinati delle sale giochi, ma anche molto divertimento per chi ancora adora il retro gaming. Anche oggi, con tutto quel ben di dio a disposizione nella nuova generazione di console.
Leggi anche: Mars Horizon, il videogioco dell’ESA. Fai come Musk: fonda la nuova SpaceX
Zotrix Starglinder: mai fermarsi
Il gameplay di Zotrix Starglinder è un perfetto richiamo al modo di giocare frenetico degli space simulator. Con una schermata a scorrimento verticale procediamo in un ambiente che, in pochi secondi, si riempie di astronavi nemiche, asteroidi ed ostacoli che dobbiamo eliminare con la nostra potenza di fuoco. I “round” non durano tantissimo, ma dobbiamo fare attenzione a raccogliere i potenziamenti per ottenere fino al triplo laser come bocca di fuoco (al quale aggiungerci anche una potenziamento aggiuntivo per danni maggiori).
Leggi anche: Space Crew, su Nintendo guerre stellari per proteggere la Terra
Dal momento che non abbiamo scudi per proteggere la nostra navicella, è necessario incassare i colpi ed essere pronti a rincorrere la vita che – come abbiamo già detto – fluttua velocemente nello schermo senza alcuna intenzione di aspettarci. Non esiste salvataggio: il continuo deathmatch aumenterà di difficoltà ogni volta, imponendovi di studiare la miglior strategia. Il consiglio preliminare è di non fermarsi mai: la tentazione è forte, soprattutto quando si scoprono i pattern di attacco dei nemici. Grafica e sonoro sono un lodevole richiamo ai videogiochi anni ’80. Forse l’unica pecca riguarda la noia che a un certo punto può subentrare: le mappe di gioco non sono create in maniera procedurale. Alla lunga si impara a superare il livello conoscendo a memoria le traiettorie delle navicelle nemiche.
Leggi anche: Sapreste guidare la Crew Dragon? Provate il simulatore online di Elon Musk