La piattaforma rinnova di nuovo le sue policy su terrorismo, odio, abusi, diritto d’autore e molti altri temi: ogni “norma” in un tweet
Twitter aggiorna, di nuovo, le regole per cercare di mitigare discorsi d’odio, violenza verbale, ingiurie e insulti ma anche privacy, autolesionismo e suicidio, terrorismo e altri argomenti. Nel complesso, per favorire una conversazione pubblica più sana. “Nel corso del tempo – ammettono da San Francisco – nonostante l’aggiunta di nuove regole e l’aggiornamento di quelle già esistenti, la comprensione di tali direttive si è rivelata difficile e poco chiara”. Dunque era necessario tornarci. E bene.
I principi delle nuove regole che stanno in un tweet
Ci si torna con un linguaggio semplice e chiaro e un’organizzazione in tre macrocategorie: sicurezza, privacy e autenticità. Inoltre, si aggiungono alcuni dettagli che toccano altre politiche, dalle elezioni alla manipolazione delle piattaforme passando per lo spam.
La nuova policy, anzitutto, dimagrisce. Da 2.500 parole a meno di 600. Ogni regola è un tweet, di fatto, e in 280 caratteri descrive con precisione e chiarezza che cosa non è consentito fare sul sito guidato da Jack Dorsey (nella foto sotto). Ovviamente corredato da un link per approfondire. Sullo sfruttamento sessuale minorile, per esempio, si dice che “adottiamo una politica di tolleranza zero verso lo sfruttamento sessuale minorile su Twitter”. Sull’incitamento all’odio, si spiega che “non puoi promuovere la violenza contro altre persone, minacciarle o molestarle sulla base di razza, etnia, origine nazionale, orientamento sessuale, sesso, identità sessuale, religione, età, disabilità o grave malattia”. E così via.
Quali sono le novità? “Nuove categorie – sicurezza, privacy e autenticità – sono sinonimo di organizzazione – si legge in una nota – ossia le nostre regole saranno suddivise tematicamente, in modo da rendere più veloce l’accesso alle informazioni necessarie”. La pagina delle regole, effettivamente così meglio fruibile, sarà aggiornata con più informazioni, inclusi gli esempi, le istruzioni passo dopo passo su come segnalare una violazione e soprattutto, altro elemento che rimaneva troppo vago, i dettagli su cosa succede nel momento in cui agiamo.
Addio ai giri di parole
Dalle informazioni private ai “sensitive media” fino a terrorismo ed estremismo violento, le nuove regole continueranno ad aggiornarsi progressivamente. Tutti gli utenti di Twitter dovrebbero essere in grado di comprendere facilmente che cosa sia ammesso e che cosa non lo sia sulla piattaforma, fuggendo da burocratismi o giri di parole troppo arzigogolati che spesso hanno anche consentito un bel pezzo di Far West digitale.
“Come parte del nostro impegno per essere sempre più trasparenti – conclude Twitter annunciando i prossimi temi che saranno toccati – stiamo lavorando per assicurarci che ogni regola abbia la propria pagina di assistenza con più informazioni dettagliate e risorse rilevanti. I prossimi aggiornamenti previsti riguarderanno abusi e molestie, condotte di odio, suicidio e autolesionismo e diritti d’autore. Il nostro obiettivo rimane salvaguardare tutti e supportare conversazioni pubbliche su Twitter più sane”.
Le nuove regole sono disponibili su twitter.com/rules.