Avete sempre sognato di emulare le gesta del Barone Rosso sui cieli di una Europa spaccata a metà dalla Grande Guerra?
Dopo aver sfrecciato su Switch, rinverdendo nei ricordi dei videogiocatori l’epica degli appassionanti e coraggiosi duelli dei cavalieri del cielo dell’inizio del secolo scorso, i trabiccoli di legno sputacchianti carburante e piombo di Red Wings Aces of the Sky arrivano ora su PlayStation 4.
La Prima Guerra Mondiale è spesso ricordata come il conflitto delle trincee o della paura per le bombe chimiche. Fu sicuramente una guerra particolare, a cavallo tra due secoli, con gli eserciti più arretrati – tra cui il nostro – che combattevano ancora come si combatteva nel periodo napoleonico, a suon di cariche alla baionetta e quelli tecnologicamente più avanzati che sperimentavano persino i primi carri armati.
E mentre gli eserciti strisciavano nel fango dei fossati difensivi, sulle loro teste, nei cieli del Vecchio continente, particolari cavalieri si sfidavano in duelli eleganti e quasi medievaleggianti. Erano i primi aviatori. Perché la Prima Guerra Mondiale fu anche e soprattutto un conflitto aereo.
Il volo di Red Wings Aces of the Sky
Chiariamo subito una cosa: Red Wings Aces of the Sky non è certo un titolo simulativo. Scordatevi dunque un prodotto sulla falsariga di Flight Simulator in cui la prima mezz’ora di gioco si passa semplicemente scaldando i motori preparandosi al decollo in pista. Il titolo dei ragazzi di All in! Games è esattamente come lo stile grafico fa supporre: allegro, immediato e pure un po’ scanzonato, nonostante rimandi ai tragici scenari bellici della Grande Guerra.
E avere optato per quel particolare stile (cell shading o toon shading che dir si voglia, insomma “fumettoso”) è stata una trovata parecchio furbetta perché ha consentito agli sviluppatori di mettere in piedi un titolo dall’aspetto assai godibile senza che sia sostenuto da un impianto grafico degno di nota. Anzi, a ben guardare Red Wings Aces of the Sky è piuttosto povero, old generation, ma fa comunque la sua figura.
A eccezione delle mappe in contesti urbani, in cui appaiono tutti i limiti di background poligonali appena abbozzati e texture stiracchiate, la maggior parte delle ambientazioni è assolutamente godibile. Poi, vuoi il fatto che si combatte a chilometri dal suolo, vuoi che non si ha tempo per guardare il panorama, vuoi le nuvole, la nebbia ed eventuali sortite notturne, Red Wings Aces of the Sky riesce a confezionare un pacchetto bello alla vista realizzato col minimo sforzo.
Che non è affatto un male, soprattutto quando si ha a che fare con console tecnicamente limitate come il Nintendo Switch. In questo modo il gioco ospita anche una modalità cooperativa in locale (split screen) a 2 giocatori che non viene ammazzata da vistosi cali di frame rate. Per il resto, invece, Red Wings Aces of the Sky è un godibilissimo arcade: si sceglie da che parte stare, se Triplice Alleanza o Triplice Intesa e dopo due minuti si è già in volo, pronti ad abbattere decine di velivoli nemici. L’unica variazione sul tema è rappresentata dalla possibilità di sbloccare nuovi “trick”, ovvero delle mosse che permettono al nostro aereo di compiere veloci ed elusive manovre, utili quando la situazione si fa incandescente. Un giochino leggero, agile e ammaliante, un po’ datato ma capace di intrigare ancora oggi. Esattamente come il biplano del Barone Rosso e l’eco delle sue imprese.