Su PlayStation 4 un titolo pieno di ironia e sound anni ’80. Ma c’è spazio anche per qualche riflessione sulla vita
Su note molto anni ’80, scopiazzate un pò dal capolavoro Thriller di Michael Jackson, viviamo un’avventura zombie nei panni di Ray, un simpatico non morto, riemerso dalla tomba e con uno straordinario potere: può dominare altri morti viventi come lui e ordinargli di fare cose. Ray’s The Dead su PlayStation 4 è un videogioco spassoso in cui sfrutteremo la forza del gruppo per farci strada e scoprire qualcosa di più sulla nostra dipartita e su altre stranezze che riguardano il mondo dei vivi. Senza troppo esigenze grafiche, con qualche calo di frame di troppo, il titolo è senz’altro uno spasso per gli appassionati del genere. Per non parlare di quella orecchiabile atmosfera anni ’80.
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Ray’s The Dead: stupidera e momenti di riflessione
Uno dei giochi più stupidi e magnetici a tema zombie potrebbe essere Zombie Tsunami, disponibile su mobile. Ma a essere sinceri anche Ray’s The Dead non è da meno: pure in questo videogioco sviluppato da Ragtag Studio dovremo essere in molti per superare gli obiettivi e correre verso la meta. I nostri personaggi sono tutti in 2D in un mondo tridimensionale realizzato in grafica cartoon. Per seguire la trama i brevi dialoghi in inglese saranno sufficienti per capire di più su una storia che non punta soltanto sugli effetti speciali. Ritroverete perfino qualche riflessione sulla vita.
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Le fasi di gameplay sono intuitive: con la nostra forza bruta possiamo eliminare i nemici, ma anche fare i leader e ordinare ad altri zombie di scavare buche o sfondare porte. Fate attenzione però: anche i non morti ci lasciano le penne. Così dovrete recuperarne di nuovi. Come? Ci sono diversi umani che incontrerete per strada e voi siete delle creature mostruose. Non ci vuole molta immaginazione. Oltre al combattimento, Ray’s The Dead si struttura anche con piccoli e piacevoli puzzle che arricchiscono il titolo.