Moovenda e PrestoFood.it hanno annunciato la loro fusione, creando così la prima realtà italiana per fatturato e dimensioni: MVND
Moovenda e PrestoFood hanno annunciato la loro fusione e la nascita così di un nuovo gruppo tutto italiano, che sarà il primo per dimensioni e fatturato nel campo del food delivery. Nasce MVND, la prima holding foodtech focalizzata sullo sviluppo di sistemi di food delivery sostenibili, di servizi innovativi per la ristorazione e di soluzioni digitali per il food service.
Mettendosi insieme, Moovenda e PrestoFood serviranno tredici città italiane con oltre 100.000 clienti. La rete di ristoranti partner sale a 2.000 unità. Ma c’è di più. In MVND non ci sono non due, ma cinque aziende. Oltre Moovenda e PrestoFood, la holding comprende OffLunch.com e due progetti di stealth che verranno svelati a breve.
In più sono in programma altre quattro acquisizioni in funnel al di fuori del food delivery, ma sempre nel solco food tech. Il gruppo MVND diventa il più grande in Italia grazie a un fatturato di 6 milioni di euro.
Il cammino di Moovenda
Nata come start-up nel 2016 nell’ambito di un programma di accelerazione di LUISS Enlabs, ad oggi si Moovenda qualifica come il più grande player italiano di food delivery per numero di ordini. Nel corso degli anni, ha avuto parecchio appeal tra gli investitori, attirando l’interesse di imprenditori e personaggi pubblici che hanno legato il loro nome all’azienda romana. Tra le idee più attraenti lanciate dal brand, c’è stata anche quella dedicata al segmento luxury, che ha messo in tavola una sfida agli chef più blasonati.
A febbraio 2018 Moovenda aveva chiuso un round da un milione di euro, quasi interamente raccolto tra privati. Jacopo Paoletti, CEO di Comunicatica e CMO dell’azienda, aveva dichiarato: “In poco meno di un anno, con un pool di manager e imprenditori, abbiamo raccolto direttamente circa mezzo milione di euro, che si aggiungono agli oltre 2 milioni di euro che Moovenda è riuscita ad ottenere dal mercato nei suoi vari round d’investimento“.
L’indomani della chiusura di quel round, Paoletti disse: “Continueremo ad unire le forze con chi ha la nostra stessa visione” e l’odierna fusione lo dimostra.
Il cammino di PrestoFood.it
Fondata nel 2013 con l’obiettivo di di accorciare le distanze tra i clienti e i migliori ristoranti, attraverso gli strumenti digitali e il mondo dei social, PrestoFood.it si è radicato con convinzione nel Sud Italia. Tra le città servite: Catania, Palermo, Messina, Reggio Calabria, Lecce e Cagliari, Bari, Napoli, Caserta e Sassari.
PrestoFood.it ha puntato tutto sulla scelta dei partner: i ristoratori che aderiscono al progetto vantano ottime reputazioni sul territorio comprovate dai risultati.
Prima della fusione PrestoFood.it era considerato il quarto operatore italiano di food delivery per fatturato e dimensione. A luglio 2018 annunciava la chiusura di un secondo round di investimento da 209.260 euro con una valorizzazione premoney di 3.000.000 di euro, attraverso la piattaforma di equity crowdfunding Crowdfundme. Nel 2017 StartupItalia! aveva inserito l’azienda nella Top100 delle migliori startup italiane.
Guido Consoli, Founder & CEO di PrestoFood.it ha sempre sottolineato come il servizio di “una clientela meno concentrata geograficamente“, insieme a qualità e convenienza fossero i punti di forza dell’azienda. Angelo Paglia, Partner & COO di PrestoFood.it aveva sottolineato come la posizione della startup nel Sud Italia fosse il primo passo per creare un mercato di interesse per i player internazionali.
Per Consoli “la fusione con un nostro competitor è stato un passo molto importante per PrestoFood.it: oltre a ridurre la concorrenza, così facendo riusciremo a consolidare i territori dove siamo presenti e a ottimizzare tutti i processi di operation abbassando i costi di acquisizione. È un passo ambizioso che porta alla costituzione di un nuovo gruppo che possa competere con i player internazionali“.
Il futuro del nuovo colosso del food delivery
Con la fusione di Moovenda e PrestoFood.it a tutti gli effetti si crea una nuova realtà, prima in Italia per dimensioni e fatturato. Secondo quanto dichiarato da Simone Ridolfi, CEO di Moovenda: “Questa operazione dà una spinta alla strategia di MVND, la prima holding food tech italiana, che ora conta 4 aziende, servendo più di 100.000 clienti, più di 2000 ristoranti in 13 città, da Milano a Catania”. Il prossimo passo? “Aprire nella prima città europea a fine 2019“.