Difficile resistere al richiamo ancestrale di questi mostri di latta che sguazzano nel fango
Grosso è bello. Probabilmente negli USA è il pensiero dominante. E non ci riferiamo solo all’obesità dilagante tra gli americani, alla grandezza di certe strade o dei sandwich e della porzione media delle patatine fritte servite nei fast food, ma al fatto che ogni cosa, per suscitare passione, debba avere dimensioni fuori dagli schemi. I bigfoot ne sono un esempio perfetto: non fossero già abbastanza grandi i 4×4, vengono ulteriormente ingigantiti da pneumatici che faticherebbero a entrare in un garage da soli. Monster Jam Steel Titans 2 consente a tutti di provare l’ebrezza di guidarli, anche se si abita in un monolocale in centro senza box auto…
Cercare parcheggio in Monster Jam Steel Titans 2
Esattamente come il predecessore, anche Monster Jam Steel Titans 2 offre cinque mondi piuttosto grandi da esplorare freeroaming e 12 stadi in cui dovrete far mangiare la polvere (e il fango: tanto, tantissimo fango) agli avversari. Quanto ai primi, servono essenzialmente per rinvenire delle monetone che sbloccano nuovi mezzi, ma gli sviluppatori hanno comunque tentato di renderli punti di raccordo tra le varie competizioni, nonché nascondiglio di diverse sfide extra. In realtà sono piuttosto vuoti e anonimi e se sulle prime è divertente girovagare creando scompiglio, dopo un po’ finiscono immancabilmente per annoiare.
Il cuore pulsante della produzione di Thq Nordic sviluppata da Rainbow Studios (di fango se ne intendono, avendo lavorato a titoli sulle MX), risiede ancora una volta nella modalità Carriera che, al solito, chiede di partire dalla parte bassa della graduatoria nel tentativo di raggiungere le stelle. Bisognerà scegliere una scuderia (ciascuna ci offrirà un potenziamento ad hoc e una serie di competizioni esclusive) e poi iniziare a fare punti su punti… non solo per salire nella graduatoria, ma pure di livello, perché Monster Jam Steel Titans 2 presenta una inattesa componente ruolistica che, sfida dopo sfida, consentirà di potenziare boost e mezzi.
Graficamente, Monster Jam Steel Titans 2 non entusiasma: i 38 truck, personalizzabili in quasi ogni aspetto, abbondando e abusando di carrozzerie demenziali e deliranti, presentano un livello di dettaglio più che discreto che però non si rinviene negli scenari e nemmeno nei circuiti.
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Avremmo preferito che in particolar modo il fango fosse molto più… fangoso e che gli enormi pneumatici dei bostri bigfoot fossero in grado di imprimere solchi significativi sui tracciati, come avviene, in piccolo, in MXGP2020 dell’italiana Milestone. Invece non solo restano perfettamente intatti come se fossero di cemento durissimo (e ciò, credeteci, fa venir meno la sensazione di onnipotenza che si prova alla guida di simili bestioni), ma non infangano neppure a dovere il veicolo, che a conti fatti esce come nuovo da ciascuna competizione.
Dove Monster Jam Steel Titans 2 realmente soddisfa, ancora una volta, è nei controlli, inaspettatamente profondi per essere un gioco scanzonato che strizza l’occhio alla tipologia arcade. Invece i nostri bestioni non sono affatto facili da domare e, per quanto possano compiere le acrobazie più folli e inerpicarsi come capre lungo terreni scoscesi, occorrerà farlo con intelligenza e attenzione, se non si vuole finire capottati come tartarughe.
Scanzonato e divertente, l’offerta ludica di Monster Jam Steel Titans 2 si completa poi con le modalità multigiocatore in locale e online fino a sei partecipanti. Non ci sono grandi differenze rispetto al precedente, di cui a tratti pare un po’ una sorta di espansione, ma riesce comunque a trasmettere una gustosa sensazione di onnipotenza, soprattutto nelle competizioni maggiormente caotiche. Consigliato a tutti coloro che non hanno paura di sporcarsi le mani con l’olio dei motori e il fango.