Oltre 4 mila espositori, visitatori da 120 Paesi: a Verona parte l’edizione 50 di Vinitaly, la rassegna più importante per il made in Italy (e il premier Renzi incontrerà il re dell’e-commerce cinese Alibaba)
L’occasione è importante, è l’edizione numero 50 della kermesse del vino made in Italy. E compare anche nell”agenda del Presidente del consiglio della prossima settimana, che contiene “molte occasioni di valorizzare l’Italia che vogliamo rilanciare: a Verona il Vinitaly (ci sarò lunedì per un dialogo con il fondatore di Ali Baba, Jack Ma, il più grande “negozio” del mondo, e noi abbiamo molto bisogno di valorizzare il nostro vino). A Milano il Salone del mobile (mercoledì). Nel frattempo martedì visita ufficiale in Iran”, avverte Matteo Renzi nella sua Enews. E dunque prende il via Vinitaly, a Verona, mentre il nostro vino nel mondo segna un export alla grande, così come si mettono in agenda cose da mettere in pratica per migliorare ulteriormente.
In 50 anni calo di produzione ma boom dell’export
In 50 anni la quantità di vino made in Italy venduto all’estero è aumentata di quasi otto volte in quantità, nonostante la produzione sia calata del 30%, come emerge dalla prima analisi sul mezzo secolo di storia del vino italiano elaborata dalla Coldiretti in occasione dei 50 anni Vinitaly, dove al Centro Servizi Arena – stand A, tra il padiglione 6 e 7, saranno esposte in esclusiva per la sola giornata inaugurale le innovazioni più significative del cinquantennio di un settore che è oggi la punta di diamante e il simbolo dell’economia tricolore, con un impatto unico dal punto di vista economico, occupazionale e di immagine Nel 1966 la quantità di vino esportato all’estero ammontava a 257 milioni di litri. In mezzo secolo le vendite sono balzate a 2 miliardi di litri (+687%), con il risultato che oggi nel mondo una bottiglia esportata su 5 è fatta in Italia. E ciò nonostante la produzione di vino in Italia sia scesa dal 1966 ad oggi del 30%, passando da 68,2 milioni di ettolitri ai 47,4 milioni di ettolitri registrati nel 2015, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Una quantità che ha comunque permesso all’Italia la conquista del primato mondiale davanti ai cugini francesi.
Oltre 4000 espositori
Con oltre 4 mila espositori, 155mila visitatori, dei quali 56.000 esteri provenienti da 120 Paesi, Vinitaly è la manifestazione di riferimento del settore vinicolo. A Verona fiere dal 10 aprile saranno 4 giorni di grandi eventi, rassegne, degustazioni e workshop mirati all’incontro delle cantine espositrici con gli operatori del comparto, assieme ad un ricco programma convegnistico che affronta ed approfondisce i temi legati alla domanda ed offerta in Italia, Europa e nel resto del mondo.
Premiato il Brunello Sassocheto 2011
Il Brunello Sassocheto 2011 Il Grappolo è tra i “vini a cinque stelle” premiati da Vinitaly. La giuria del Premio Internazionale “5 Star Wines” (formata da 70 esperti provenienti da tutto il mondo) ha assegnato 91 punti al Brunello dell’azienda vinicola di Montalcino di proprietà della famiglia Giovannelli, imprenditori tessili pratesi. Il Brunello Sassocheto 2011 ha superato una durissima selezione (tre giorni di valutazione alla cieca degli oltre 2.700 campioni di vini iscritti, provenienti da 27 nazioni) perche’ da quest’anno il riconoscimento “5 Star Wines” è andato solo ai vini che hanno raggiunto e superato i 90 centesimi. Fondato 23 anni fa, il Premio Internazionale “5 Star Wines” premia le Aziende vinicole che investono nel miglioramento qualitativo dei propri prodotti e rappresenta un eccellente strumento di marketing e di promozione dei prodotti sui mercati internazionali, una garanzia per i buyer internazionali sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato e non conosciuti.