Igor Svehla e Gabrijela Lovrić vengono dal Delaware e sono i co-founder della startup selezionata per il programma di accelerazione di StartupBootCamp FoodTech
Business Intelligence, bar e ristoranti. Ovvero, come la raccolta e l’analisi dei dati possono far crescere un’attività economica e ottimizzare le scelte. In questo caso, di bar e ristoranti: al centro delle attenzioni di Trakbar, startup del Delaware, scelta fra i 10 progetti innovativi per un percorso di accelerazione a StartupBootCamp FoodTech (Roma). A sviluppare il progetto Igor Svehla e Gabrijela Lovrić. «Trakbar – spiega subito Igor Svehla – funziona con la maggior parte dei sistemi POS, l’installazione si può fare in 5 minuti e i proprietari dei bar non devono cambiare nulla della loro routine quotidiana». Lavora a Trakbar un team di 6 persone. «Gabi e io come founder – spiega ancora Igor – e alcuni sviluppatori e consulenti che hanno la nostra stessa mission. Aiuta i proprietari di bar e ristorante avere successo nel loro business».
Igor, perché Trakbar?
«Trakbar è un servizio cloud di Business Intelligence e analisi su misura per le piccole e medie imprese soprattutto per bar e ristoratori. Fino ad ora questo tipo di strumenti sono stati a disposizione delle aziende, ma solo dopo un lungo lavoro di sviluppo da parte di un team di analisti di dati per ottenere informazioni utili».
Che problemi mira a risolvere Trakbar?
«Con l’aiuto della Business Intelligence e del machine learning, Trakbar fornisce previsioni e proiezioni utili: tanti piccoli dettagli che possono incidere sulla attività di chi si occupa di bar e ristorazione. Teniamo traccia delle scadenze, delle feste nazionali, locali, di appuntamenti come le partite di calcio, delle prestazioni del personale, della gestione delle scorte, della pianificazione di bilancio».
Com’è nata l’idea di Trakbar?
«La maggior parte delle persone che ci stanno a cuore, la nostra famiglia e gli amici, si occupano di hospitality e non hanno mai tempo libero da trascorrere con noi. C’è sempre qualche emergenza al bar o un problema da risolvere. Sono letteralmente incatenati al bar. Così è nata l’idea di un servizio che possa prevedere tutte queste situazioni e aiutarli. Alla fine, avranno più tempo da trascorrere con noi».
Da quanto lavorate a Trakbar?
«Stiamo lavorando su Trakbar da più di un anno, durante il quale abbiamo aggiornato e sviluppato i nostri modelli previsioni e contattato bar e ristoranti in modo che possiamo adattare l’intera soluzione alle loro esigenze specifiche».
Trakbar è stata tra i 10 progetti selezionati da StartupBootCamp FoodTech.
«Il nostro piano è quello di sviluppare il prodotto al meglio proprio durante il programma di accelerazione e poi fare scale-up, in Europa e in tutto il mondo. Abbiamo già richieste da clienti in tutta l’Unione Europea e il piano è quello di avere la nostra applicazione nei paesi dell’UE entro l’estate del prossimo anno. Da quel momento il nostro servizio sarà a fuoco e localizzato i diversi mercati».