“Con la blockchain abbiamo permesso il tracciamento delle forme. Così il controllo e il mantenimento vengono garantiti”. L’intervista ad Andrea Di Filippo, direttore divisione Servizi Finanziari di Sopra Steria
La filiera del formaggio arriva nella blockchain. A lanciare il progetto, per la prima volta in Europa, gruppo Credem, che ha finalizzato un finanziamento di 20 milioni di euro a favore di Latteria Soresina, primo produttore di Grana Padano. Un’operazione che permette al produttore di conservare le forme nel proprio magazzino e sostituirle, nel corso del tempo, con altre di pari valore. Realizzata in collaborazione con Sopra Steria, azienda di consulenza, servizi digitali e sviluppo software, l’iniziativa consente al venditore di sostenere i propri investimenti riducendo, allo stesso tempo, l’operatività e i costi e garantendo alla banca la sicurezza del prodotto. “Si apre un nuovo percorso di accesso al credito per le imprese come la nostra che, avendo in magazzino prodotti a lunga stagionatura, necessitano di finanziamenti correlati al ciclo produttivo anche al fine di sostenere la gestione corrente e gli investimenti orientati all’efficienza e alla crescita – ha dichiarato il presidente di Latteria Soresina Tiziano Fusar Poli – E’ uno dei tanti esempi concreti di come la digitalizzazione e le nuove tecnologie siano strumenti sempre più indispensabili a generare sviluppo e ad accompagnare gli imprenditori e le loro società ad essere sempre più competitive e performanti”. Grazie a un presidio della merce con aggiornamenti in tempo reale, collegato alla camera di Commercio di Milano, l’istituto metterà a disposizione della latteria una linea di credito ricevendo come garanzia forme di grana padano. La novità di questa operazione è che, per la prima volta in Europa, sarà possibile monitorare costantemente la merce posta a garanzia tramite la blockchain.
“Abbiamo voluto studiare una soluzione di finanziamento su misura, la prima in Europa di questo tipo per cui è stata impiegata la tecnologia blockchain – ha dichiarato Corrado Biuso, responsabile commerciale Medie e Grandi Imprese di Credem – che potrà essere, da qui in avanti, uno strumento importante per supportare quelle aziende che, come Latteria Soresina, necessitano di liquidità, per il ciclo produttivo o per sostenere gli investimenti, a fronte di lunghe giacenze del prodotto in magazzino prima della vendita”.
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Come funziona la blockchain per la filiera del formaggio
“Tutto è nato dall’idea di mettere insieme ente finanziatore e azienda che ha necessità di finanziarsi. Siamo partiti con Latteria Soresina e Credem che, per motivi storici e strategici, sono sempre state molto attente al territorio e supportano i produttori di parmigiano. Avvalendoci della blockchain, abbiamo permesso il tracciamento delle forme facendo in modo che il produttore possa mantenere le forme nel suo magazzino, senza necessità di doverle spostare – ha dichiarato Andrea Di Filippo, direttore divisione Servizi Finanziari di Sopra Steria, in una lunga intervista a StartupItalia – Così, il controllo e il mantenimento vengono garantiti. È la prima volta che la blockchain viene utilizzata per la certificazione di questo prodotto e per garantire la filiera”.
“È la prima volta che la blockchain viene utilizzata per la certificazione di questo prodotto e per garantire la filiera”
“Di fatto, non è mai stata adoperata come strumento di congiunzione tra due modelli di business: quello finanziario, per la banca, e quello della filiera, per il produttore. Alla banca interessa garantire il valore del bene nella logica di garantirsi il mantenimento di valore. Nulla vieta che, nel momento in cui il produttore sarà nella blockchain e tutto il processo sarà contenuto in un registro elettronico, con la sensoristica che ne garantisce il controllo di qualità, si possano aprire nuove idee di business per il monitoraggio, anche in una logica di Marketing. Abbiamo già portato a bordo diverse latterie e stiamo lavorando per garantirci il controllo sul Grana Padano, sul pecorino e su altri formaggi a stagionatura. Il procedimento è sempre lo stesso; quello che cambia è il monitoraggio. L’obiettivo è quello di interfacciarci con borse valore di questi beni per tracciare tutta la produzione, ma stiamo anche ragionando sulla filiera del vino e sui beni prodotti e sottoposti ad attività finanziarie, in cui il valore si arricchisce via via che la produzione va avanti. Le due filiere maggiormente avanzate sono quella lattiero-casearia ed il vino per le quali vogliamo proporci in logica sistemica. Per le altre potenziali filiere siamo disponibili ad avviare specifiche sessioni di analisi in collaborazione con le aziende. Inoltre ci interessa particolarmente il tema della blockchain applicata alle criptovalute; sia per quello che le banche possono sviluppare che per come le istituzioni centrali possono gestirla”.