Automobili conciate per le feste. In acqua o per aria: l’importante è fare intrattenimento
«Durante la settimana lavoriamo con Porsche, nel week end distruggiamo macchine». Nulla di illegale, si intende: è puro e spassosissimo intrattenimento. Bastano pochi secondi per capire che tipo di video propongono i tre ragazzi bolognesi di Carmagheddon, un canale YouTube aperto nel 2017 e che con appena 27 contenuti è riuscito a scalare una montagna di iscritti (oggi sono 360mila). Qualche esempio? Auto gettata in un laghetto con giusto qualche modifica per farla galleggiare, auto agganciata a una ruspa per farla roteare (con piloti a bordo). Rudi Cocchi, in arte Rudos, ci ha raccontato la filosofia alla base di questo lavoro da content creator. «Quando abbiamo iniziato ci siamo subito detti: o facciamo qualcosa di gigante, con approccio televisivo, oppure lasciamo stare». Una versione italiana di Top Gear, lanciata però su YoTube. «Ci siamo affezionati a questa piattaforma: ma il nostro obiettivo è portare questo progetto in un format tv».
Il team Carmagheddon
Tutti vicino ai 30 anni, Rudi Cocchi, Nicola Guadagnin (Guada), Matteo Marzetti (Matte) non sono videmaker, ma ciascuno ha il proprio ruolo nel garage di Carmagheddon. Per le riprese scelgono sempre professionisti. «Non guadagniamo con YouTube – ci ha raccontato Rudos – siamo attivi nel mondo automotive e il nostro lavoro è realizzare lucidature e trattamenti nanotecnologici». Fino al week end, quando l’altro mestiere è quello di trovare folli idee e metterle a terra, preferibilmente con parecchio casino. «Non credevamo andasse così bene. Nell’ultimo video, poi, ci siamo davvero superati».
La Pandolfiera
Il riferimento è alla Pandolfiera, esperienza che vi abbiamo già raccontato con l’intervista allo YouTuber Jackidale, coinvolto nei mesi scorsi dal team di Carmagheddon per partecipare a una performance fuori dagli schemi: modificare una Fiat Panda, alleggerirla il più possibile e farla volare con una mongolfiera.
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Non si molla un…
«Lo script è studiato per settimane – ci ha spiegato Rudos – e l’approccio che scegliamo è sempre stato televisivo». Ritmo forsennato, ogni membro ha un copione e un personaggio da interpretare, musica rockettara e qualche fuori programma che fa sempre presa sul pubblico.
«Se devo spendere x o y, dove y è molto di più, allora spendo molto di più se c’è la qualità. Anche se è per il web». Abbiamo chiesto quanto è costato finora la produzione di tutti i materiali pubblicati sul canale. «Circa 130mila euro per 27 puntate. Puntiamo ad avere sponsor fissi». Al momento sono state una ventina le automobili prese e conciate per le feste.
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Prossimamente…
«Fare intrattenimento è l’obiettivo finale – ha concluso Rudos – mi immagino Carmagheddon come un ponte. Per ora facciamo al massimo quel che stiamo facendo, ma tutti vogliamo diventare performer. Funzioniamo bene insieme. E se avessimo anche persone abilitate a livello televisivo, non sarebbe male lanciare un Top Gear italiano».