Sviluppato dalla piccola startup dell’Est KishMish Games, questo simulatore di trasporto pubblico urbano vi farà capire che si può apprezzare una “corsa” anche se non si guida una monoposto da F1
Non sappiamo il perché e nemmeno riusciamo a spiegarcelo, ma negli ultimi anni, almeno all’interno del mondo dei videogiochi, sta prendendo piede la mania dei simulatori di mezzi del trasporto pubblico urbano. Diventano sempre più numerosi, cioè, quei titoli che anziché scaraventarvi in qualche avventura in cappa e spada o mettervi alla guida di una navicella spaziale, vi fanno accomodare alla postazione dei conducenti di pullman, metro e persino tram. In origine follia squisitamente nipponica, che vanta come progenitore la saga Densha de Go, ora questo genere di videogame è sviluppato soprattutto in Europa continentale. L’ultimo esponente appena arrivato in autostazione è Bus Driver Simulator.
Sviluppato dalla piccola startup dell’Europa dell’Est KishMish Games, questo Bus Driver Simulator appena arrivato alla fermata degli store digitali di Sony PlayStation 4, Microsoft X-Box One e Nintendo Switch è in realtà una versione aggiornata (leggi: con tutti i DLC) del Bus Simulator 2019 disponibile da tempo su Steam. Chiarito questo, per evitare che gli appassionati più sfegatati del tpl corrano ad acquistare un doppione, vediamo di comprendere cosa offre.
Le corse di Bus Driver Simulator
Recentemente, sempre su queste pagine virtuali, avevamo recensito Bus Simulator, sviluppato dalla tedesca Astragon. Titolo molto simile e dal gameplay essenzialmente identico. Anche in Bus Driver Simulator ci caleremo infatti nella livrea del conducente di autobus. Un ruolo in realtà spurio dato che, giocando la modalità Carriera, occorrerà anche essere imprenditori e guadagnare soldi per mandare avanti la baracca (che comunque non potrà fallire). Non ci sono tasse da pagare e, a differenza del videogame tedesco, personale da assumere. In Bus Driver Simulator i soldi in cassa sono finalizzati esclusivamente all’acquisto di mezzi sempre più moderni e grandi (sì, pare che gli amanti degli autobus si entusiasmino maggiormente quando possono guidarne modelli molto lunghi…). La presenza dei DLC della versione per PC comunque permette di poter disporre fin dall’inizio di una nutrita rimessa (i mezzi hanno l’icona del “lucchetto”, ma possono comunque essere acquistati e guidati).
Una particolarità degna di nota di questa produzione russa riguarda la possibilità di personalizzare e montare piccole migliorie su di ogni mezzo acquistato, come luci e tendine. Peccato che, per via di qualche bug, non sempre l’acquisto di un accessorio si traduca nella sua concreta installazione sul modello poligonale del mezzo. E sempre qualche bug fa sì che non tutte le skin siano realizzate con la medesima cura: ad alcune mancano per esempio le luci di posizione mentre sul cruscotto di certi autobus non si accendono le spie. Sembrano sottigliezze, ma le spie consentono di comprendere se si sta guidando nel modo giusto (mettendo le frecce direzionali, chiudendo le porte prima di ripartire, levando il freno a mano alla partenza…), che poi è essenziale per portare a termine una corsa senza penalità, che vi verranno comminate (levandovi i soldi guadagnati caricando clienti) ogni volta metterete a rischio l’incolumità di chi trasportate.
Try on the role of a driver of a passenger bus. Take a ride in a real city, strictly following the schedule.
Available for Nintendo Switch on November 13, 2020: https://t.co/rpqlcXijty#IndieGameDev @KishMishStudio #Simulation pic.twitter.com/shYiZzitTy
— Ultimate Games S.A. (@ULTGames) November 3, 2020
Tecnicamente parlando, rispetto alle versioni per PlayStation 4 e X-Box One, già caratterizzate da un impianto grafico piuttosto modesto e datato, quella per Nintendo Switch, che abbiamo avuto modo di esaminare, risulta ancora più povera e scevra di dettagli, come si può vedere dal video riportato poco sopra. Il limite dell’orizzonte è molto ravvicinato, i palazzi spariscono a pochi metri dal mezzo, per questo vi consigliamo di giocarlo in modalità portatile (su di un televisore panoramico le texture, scialbe e piatte, verrebbero ulteriormente stiracchiate) e comunque settando sempre orari notturni (dove però, mancando effetti di illuminazione, si rischia di procedere quasi alla cieca).
Due le città presenti, per una trentina di corse comunque personalizzabili: Cologna, in Germania e Serpukhov, in Russia. Dobbiamo ammettere che rispetto ai soliti videogame che ci portano in qualche città americana, girare a bordo di vecchi autobus anni ’90 tra palazzoni di stampo sovietico e insegne scritte in cirillico fa un certo effetto. Infine, la giocabilità: da buon simulatore, Bus Driver Simulator ricostruisce fin nei minimi dettagli suoni, rumori e cigolii dei mezzi (soprattutto dei vecchi autobus) così come gli scossoni e il caratteristico modo di ondeggiare nelle frenate. Invece dal punto di vista della guida, consigliamo di ridurre al massimo la sensibilità dello sterzo dato che le corriere tendono a imbarcarsi, presentando la manovrabilità di un galeone spagnolo nel pieno di una tempesta.