Bastano un pc o uno smartphone per catturare quei brevi istanti che si ripeteranno soltanto nel 2037. L’evento è accessibile a tutti e gratuito
La notte tra il 30 e il 31 agosto si assisterà a un vero e proprio spettacolo naturale con l’arrivo della terza Superluna del 2023, che questa volta porta con sé un doppio regalo per gli spettatori che punteranno gli occhi al cielo. La Superluna, infatti, non solo sarà la Luna piena più grande dell’anno, ma sarà anche la seconda dello stesso mese (dopo quella del 1 agosto). Un bis che non accade di frequente: l’ultima volta si è verificato nel gennaio del 2018 e la prossima sarà nello stesso mese del 2037. E oggi anche chi non è in possesso di un telescopio, grazie agli strumenti tech, potrà ammirare questo spettacolo che si ripeterà soltanto tra 14 anni. Dalla piattaforma di Virtual Telescope Project, infatti, si potranno seguire in diretta, a livello globale all’alba del 31 agosto, le immagini della Superluna mentre tramonta tra i monumenti di Roma.
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Come accedere a Virtual Telescope Project
L’evento in streaming è previsto giovedì mattina 31 agosto, all’alba, a partire dalle ore 05:30 e sarà accessibile gratuitamente dal sito del Virtual Telescope Project. Sarà, dunque, sufficiente avere a portata di mano un pc o uno smartphone per approfittare dell’occasione e non perdersi il passaggio della Superluna. Il Virtual Telescope, grazie ai suoi strumenti mobili, riprenderà la “Superluna Blu” più grande dell’anno mentre tramonta sull’orizzonte di Roma, condividendone la visione con i curiosi di tutto il mondo. A commentare l’evento in diretta, l’astrofisico Gianluca Masi.
Cosa succede con la Superluna
Delle quattro Superlune piene successive di quest’anno, quella del 31 agosto sarà la più vicina alla Terra, e dunque la più grande, seppur marginalmente. «Durante il crepuscolo – afferma l’astrofisico Gianluca Masi – La luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte. Di notte, la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama e al suo sorgere o al tramonto. La luna si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta, appunto, alla presenza nel campo visivo di termini di paragone presenti nell’ambiente. Quella offerta dalla Superluna è una preziosa occasione per invitare a recuperare, in generale, la consapevolezza del paesaggio del cielo presso il grande pubblico, anche dalla città, notoriamente poco favorevole alla visione delle stelle a causa dell’inquinamento luminoso», ha commentato l’astrofisico Masi, aggiungendo che: «La prossima Superluna apparirà di circa il 7% più grande e un po’ più luminosa rispetto alla media, ma solo un osservatore esperto potrebbe, forse, rendersene conto».