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Giustizia ambientale: tra gli sponsor della Conferenza Mondiale, promossa da Fondazione Veronesi, c’è anche Intesa Sanpaolo
Che cosa si intende con il termine “Giustizia ambientale” e come questa si riflette nella società? L’argomento sarà oggetto di discussione il 18 novembre durante la giornata conclusiva della Tredicesima Conferenza Mondiale Science for Peace and Health, promossa da Fondazione Umberto Veronesi e organizzata in collaborazione con l’Università Bocconi, con i patrocini, tra gli altri, del Ministero degli Affari Esteri e della Transizione Ecologica.
Questa nuova edizione, dal titolo “NEXT ATTUALITÀ E PROSPETTIVE: RIPENSIAMO AL DOMANI DOPO LA PANDEMIA”, è in programma dal 15 al 18 novembre. Le sessioni potranno essere seguite anche in live streaming sul sito di Fondazione Umberto Veronesi e sul canale dedicato di StartupItalia, partner dell’evento che seguirà la Conferenza anche tramite le proprie pagine social.
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Giustizia ambientale ai tempi del Covid
La quattro giorni di Science for Peace and Health, promossa da Fondazione Umberto Veronesi, dopo aver approfondito le misure messe in campo dai Governi durante la pandemia; le prossime frontiere della telemedicina e lo sviluppo di nuovi modelli di sviluppo sociale, chiude il palinsesto con una giornata dedicata al concetto di “giustizia ambientale”.
Che ruolo hanno avuto le attività antropiche nell’emersione del SARS-CoV-2? Che cosa dobbiamo attenderci in futuro? Il deterioramento degli ecosistemi naturali in che modo genererà impatti negativi? A trattare questi temi saranno David Morens, senior advisor del National Institutes of Health; Paolo Vineis, professore ordinario di Epidemiologia Ambientale all’Imperial College e Carlo Alberto Redi, presidente del Comitato Etico di Fondazione Umberto Veronesi e professore ordinario di Zoologia all’Università di Pavia. Tra i top sponsor della Conferenza c’è anche il Gruppo Intesa Sanpaolo, da tempo impegnata nella promozione della sostenibilità ambientale per il raggiungimento dei Sustainable Development Goals fissati nell’Agenda delle Nazioni Unite.
Il sipario calerà dopo avere annunciato il vincitore dell’Art for Peace Award, che premia la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche con Denis Curti, direttore artistico di “Casa dei Tre Oci” di Venezia e della Galleria STILL di Milano; Roberto Rossi, presidente della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche; Davide Ferrario, regista, e Marco Gastel, manager di artisti e autori musicali.
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L’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo nella Giustizia ambientale
Intesa Sanpaolo è da sempre attenta alla sostenibilità ambientale attraverso una strategia articolata e di lungo periodo che ha permesso al Gruppo di ottenere diversi riconoscimenti, tra cui l’inserimento nei principali indici di sostenibilità internazionali. Intesa Sanpaolo si classifica prima tra le banche europee in tre delle principali valutazioni internazionali e recentemente è anche stata inserita nel MIB ESG Index di Euronext e Borsa Italiana.
Lo scorso ottobre, il Gruppo ha annunciato l’impegno ad azzerare le emissioni nette entro il 2050, sia le proprie sia per i portafogli prestiti e investimenti e ha aderito alla Net-Zero Banking Alliance (NZBA) e, attraverso Fideuram ed Eurizon, alla Net Zero Asset Managers Initiative (NZAMI) con la mission di rafforzare gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi sul clima. A luglio ha adottato una policy per ridurre i finanziamenti nei settori del carbone e dell’oil&gas con la cessazione immediata di nuovi finanziamenti per l’estrazione del carbone e l’azzeramento delle esposizioni al 2025, il rafforzamento dei limiti ed esclusioni per il settore generazione di energia elettrica da carbone a favore dei piani di transizione delle aziende, la cessazione immediata di nuovi finanziamenti collegati a risorse oil&gas non convenzionali e l’azzeramento delle esposizioni entro il 2030. . Il Gruppo, a sostegno della Green e Circular Economy e della transizione ecologica delle imprese, ha stanziato 76 miliardi di euro in nuovi finanziamenti per supportare il PNRR e, in partnership con la Fondazione Ellen MacArthur, ha istituito un platfond di 6 miliardi di euro per sostenere progetti di economia circolare. Assieme a Fondazione Cariplo ha, inoltre, dato vita al primo laboratorio italiano per la Circular Economy.
Intesa Sanpaolo sostiene anche le startup e le PMI con soluzioni innovative come S-Loan – S-Loan ESG, S-Loan Diversity e S-Loan Climate Change, finanziamenti che prevedono tassi di interesse ridotti per miglioramenti documentabili in ambito ambientale, sociale, governance, di parità di genere e nella lotta ai cambiamenti climatici.
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Negli investimenti sostenibili, inoltre, il Gruppo, in Italia, ha una quota di mercato complessiva di circa il 30%: in particolare, Eurizon offre 155 fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, quelle ambientali o sociali, o che hanno obiettivi di investimento sostenibile, classificati ai sensi degli artt. 8 e 9 della Sustainable Finance Disclosure Regulation, con circa 100 miliardi di euro di masse (circa il 45% del patrimonio totale dei Fondi gestiti).
Lo scorso aprile ha anche preso il via Eurizon Fund – Green Euro Credit con investimenti in corporate bond per progetti legati alla sostenibilità ambientale.
Nel 2017 Intesa Sanpaolo è stata la prima banca italiana ad emettere un green bond da 500 milioni di euro nel 2017 per sostenere le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. I proventi hanno finanziato 76 progetti, contando un risparmio annuale di circa 460 mila tonnellate di emissioni di CO2 (secondo quanto emerge dal Green bond report del 2020). Complessivamente sono stati emessi green bond per 3 miliardi di euro (inclusa UBI, ora integrata in Intesa Sanpaolo). Nel 2019, ne ha collocato uno da 750 milioni destinato a progetti che riguardano processi produttivi alimentati da fonti rinnovabili o risorse riciclate; prodotti e servizi che aumentano l’efficacia e l’efficienza nel consumo delle risorse; delle tecnologie innovative e di soluzioni che estendono il ciclo di vita dei prodotti e del riciclo. Lo scorso marzo ha collocato un terzo Green Bond da 1,25 miliardi di euro per mutui green per la costruzione e l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica. Complessivamente, si stima che siano state risparmiate 255.000 tonnellate di CO2.
Infine, Intesa Sanpaolo è impegnata nelle principali iniziative dell’Onu in campo ambientale, tra cui il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, a supporto del raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati nell’Agenda delle Nazioni Unite.