Tra i suoi soci SoftBank e Goldman Sachs, oltre a brand come Hyundai e Porsche
In un mercato competitivo come quello dell’automotive farsi strada come startup non è facile. Negli ultimi mesi società come Rivian (quotata in Borsa), Lucid Motors e altre hanno comunicato ritardi nella consegna di vetture e anche licenziamenti di massa. Ma per alcune realtà gli affari pare viaggino spediti. Rimac, azienda innovativa croata, ha da poco segnato un nuovo record su pista, battendo la Tesla Model S sul circuito tedesco di Nürburgring grazie alle prestazioni della propria hypercar elettrica Nevera. I 20 giri di prova sono stati completati in 7 minuti, 5 secondi e 98 centesimi, ovvero 20 secondi in meno della vettura di Musk.
Non è comunque il caso di azzardare paragoni con Tesla, la società automotive più capitalizzata al mondo e che, peraltro, guarda a un mercato completamente diverso. La guerra dei prezzi avviata da Musk, soprattutto in Cina, ha visto i costi delle sue elettriche diminuire per invogliare sempre più clienti. Rimac, invece, è concentrata sulle hypercar di lusso: Nevera, che ha toccato i 412 km/h (record tutt’ora imbattuto), è un modello che sarà prodotto in appena 12 esemplari, tutti già venduti.
Realtà europea tra le più interessanti del panorama automotive, Rimac ha ricevuto investimenti che sfiorano i 900 milioni di dollari. Tra i suoi soci compaiono grandi nomi come SoftBank, Goldman Sachs, Porsche, Hyundai e Kia. Investindustrial – guidata dal finanziere Andrea Bonomi, che un anno fa ha acquisito la maggioranza di Eataly – è stata protagonista di una recente iniezione di capitale (120 milioni di euro).