Doppietta per l’Italia che primeggia nella gara Zero Robotics della NASA. Primo posto per il liceo Avogadro di Vercelli, secondo per lo scientifico Cecioni di Livorno
Un totale di oltre cento fra studenti e docenti la delegazione italiana che ha partecipato il 29 gennaio all’edizione 2019 di Zero Robotics, la competizione spaziale organizzata da NASA e MIT. La finale si è svolta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e ha visto primeggiare gli studenti dei licei scientifici di Vercelli e Livorno piazzati rispettivamente al primo e secondo posto.
La finale a bordo della ISS
Nella finale, disputata ieri in Spagna, ad Alicante, la vittoria è andata alla squadra “Naughty Dark Spaghetti” capeggiata dal “The Dark Team of LSA” del Liceo Scientifico Avogadro di Vercelli, che giocava in team con due squadre statunitensi. Al secondo posto si sono classificati gli studenti della squadra “Hit or Miss” che comprendeva i “Crab Nebula” del Liceo Scientifico Cecioni di Livorno, sempre in team con due squadre a stelle e strisce.
Un totale di oltre cento, fra studenti e docenti, la più ampia delegazione italiana dall’inizio della competizione, iniziata otto anni fa quasi per gioco grazie al Politecnico di Torino, all’Università di Padova, all’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, alla Rete Robotica a Scuola e all’Agenzia Spaziale Italiana e cui hanno partecipato, ogni anno, una media di oltre sessanta squadre di tutta Italia, per un totale di quasi 700 studenti.
I fortunati finalisti hanno disputato l’ultima parte della competizione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), in orbita attorno alla Terra, sotto l’attenta supervisione degli astronauti Anne McClain della NASA, David Saint-Jacques della CSA (Canadian Space Agency), e Oleg Kononenko della Roscosmos.
Gli Astronauti
Sulla ISS, gli astronauti Anne McClain della NASA, David Saint-Jacques della CSA (Canadian Space Agency), e Oleg Kononenko della Roscosmos hanno dedicato circa quattro ore del loro tempo ad arbitrare le evoluzioni di minisatelliti-robot, programmati dai ragazzi. Questi mini satelliti, chiamati SPHERES, sono stati originariamente ideati e costruiti nel laboratorio dei sistemi spaziali del MIT. Hanno grosso modo le dimensioni e la forma di un pallone da basket, funzionano a gas compresso e possono essere programmati per girare, ruotare, librarsi e navigare nello spazio. I ricercatori usano SPHERES per testare manovre per veicoli spaziali che eseguono rendez-vous e docking autonomi.
Tema di quest’anno l’ecologia: ECO-SPHERES
Il gioco di quest’anno richiamava il tema dell’ecologia, e in particolare il problema dei detriti spaziali e dei satelliti che vanno fuori uso diventando essi stessi dei detriti. Per questo porta il nome di ECO-SPHERES. Quello che hanno dovuto fare i ragazzi nelle fasi precedenti della competizione è stato programmare i mini satelliti affinché superassero indenni una zona di detriti e raggiungessero un satellite in avaria. In questa fase il gioco avveniva su piattaforma virtuale.
Nella fase finale le squadre concorrenti hanno dovuto agganciare, manovrare e trascinare il mini satellite ECO-SPHERES in una “zona di sicurezza”. Ma questa volta a bordo della ISS.
Solo il codice dei ragazzi del liceo di Vercelli ha compiuto per bene e con precisione chirurgica la manovra prevista.
Le scuole italiane
Le scuole italiane partecipanti alla competizione Zero Robotics si sono sempre distinte per eccellenti prestazioni fra le partecipanti di tutti i continenti coinvolti: America, Australia, Europa e Russia e, sin dal primo anno (2011), hanno piazzato almeno quattro squadre sul podio finale, altro record. Quest’anno a distinguersi per record di partecipazioni è stato il Piemonte, con ben sei squadre piemontesi in finale: ITIS Pininfarina, Moncalieri (TO), ITIS Galilei, Santhia (VC); IIS Avogadro – liceo scientifico, Vercelli (due squadre), IIS Vallauri, Fossano (CN), Liceo Scientifico Francesco Vercelli, Asti.
L’Italia è l’unica nazione al mondo ad avere un suo campionato italiano, che partirà lunedì prossimo 4 febbraio. Tutte le scuole che volessero partecipare sono ancora in tempo per farlo ed usare il campionato italiano come allenamento e trampolino di lancio per quello mondiale. In bocca al lupo!