Con il progetto LaserWAN, Valerio Pagliarino si è aggiudicato i 7 mila euro del primo premio del concorso dell’Unione Europea per giovani scienziati
Sono stati annunciati i nomi dei vincitori dell’edizione 2016 dell’EUCYS, il premio che l’Unione Europea assegna a giovani scienziati tra i 14 e i 20 anni. Quest’anno il primo premio, di 7 mila euro, se l’è aggiudicato anche un ragazzo italiano: si tratta di Valerio Pagliarino, 16 anni, che ha conquistato la giuria internazionale indipendente col suo progetto “LaserWAN: connessione internet a banda larga laser”. Il progetto di Valerio consiste in una tecnologia rivoluzionaria che usa i raggi infrarossi emessi da laser per portare la connessione internet ad alta velocità anche nei luoghi più isolati. Un progetto contro il divario digitale, profondamente innovativo in quanto punta a collegare i luoghi dove la tecnologia, di solito non arriva. I luoghi come il suo paese, Castelnuovo Calcea, in provincia di Asti. Insieme a lui, hanno ricevuto il primo premio anche un progetto norvegese e uno americano. All’EUCYS sono stati assegnati in tutto 36 premi tra borse di studio e visite scientifiche, per un totale di 49.500 euro.
Nel progetto LaserWAN la connessione internet viaggia sulle linee elettriche utilizzando raggi laser al posto della fibra ottica, con la stessa qualità del segnale, e ha il doppio vantaggio di non richiedere scavi costosi e di essere ecologica, poiché i raggi laser non producono inquinamento elettromagnetico. Oltre al premio in denaro, Valerio Pagliarino potrà anche partecipare al Forum scientifico internazionale per i giovani che si svolgerà a Londra tra luglio e agosto 2017.
Altri due italiani, Daniel Copil (18 anni) e Sofia Onorato (19) hanno vinto un portatile Apple per il miglior progetto nel campo dell’agro-alimentare, con un lavoro dal titolo “Antimicrobici naturali estratti dalle piante medicinali”. Nella scorsa edizione del concorso l’Italia non è salita sul podio, ma alcuni ragazzi italiani erano stati scelti dagli istituti di ricerca per svolgere esperienze di tirocinio. Tra loro c’era anche Alvaro Maggio, 20 anni, che aveva presentato un progetto per rendere le acque potabili attraverso gli scarti delle bucce di banana (qui la sua storia).
Il concorso dell’Unione europea per giovani scienziati è stato istituito dalla Commissione europea nel 1989 per favorire la cooperazione e gli scambi tra i giovani scienziati e per dar loro l’opportunità di essere guidati da alcuni dei più importanti ricercatori europei. Il numero di partecipanti è passato da 53 il primo anno a 138 quest’anno, di cui il 31% donne.