Il format che porta l’educazione imprenditoriale nelle scuole è stato incluso nella rete delle Nazioni Unite SDSN Youth, che raccoglie le giovani menti intorno ai temi dello sviluppo sostenibile
Il format Startup Super School ideato dal giovane Andrea Giarrizzo è entrato nel network “Youth” delle Nazioni Unite SDSN (United Nation Sustainable Development Solutions Network), una rete che promuove l’attuazione delle soluzioni per uno sviluppo sostenibile. Startup Super School è un format di due giorni che si propone di portare nelle scuole l’educazione imprenditoriale, per insegnare agli adolescenti come trasformare una semplice idea in un progetto, e perché no, anche in una impresa. Il progetto delle Nazioni Unite SDSN è stato lanciato nel 2012 dall’allora Segretario Generale Ban Ki-moon, e punta allo sviluppo sostenibile delle nazioni a livello locale e globale grazie al supporto scientifico e tecnologico di esperti da tutto il mondo. Il SDSN Youth viene lanciato nel 2015, come equivalente in versione “giovanile” dell’SDSN. Startupitalia! ha raggiunto Andrea Giarrizzo per capire che sviluppi avrà questa collaborazione per gli studenti.
In che cosa consiste, praticamente, l’accodo tra Startup Super School e Onu SDSN Youth?
«Startup Super School, entrando nel newtork di UN SDSN Youth, si impegna a continuare e migliorare le proprie attività di Accelerazione Imprenditoriale per i giovani studenti di scuole superiori ed università con particolare focus su un target dai 16 ai 25 anni di età. Questo contribuisce allo sviluppo sostenibile dei giovani ed al raggiungimento degli obiettivi prefissati dalle Nazioni Unite negli “Sustainable Development Goals”, collocandoci in particolare nella fascia n° 4 ovvero la “Quality Education”».
A cosa porterà questa collaborazione? Che benefici avranno gli studenti?
«Il network SDSN Youth darà a Startup Super School la possibilità di crescere grazie al supporto sulla ricerca ed a webinar tenuti da rinomati esperti dello Sviluppo Sostenibile. Il team, inoltre, parteciperà a diversi programmi ed eventi esclusivi per lavorare a progetti e soluzioni sostenibili per i giovani assieme ad altre organizzazioni appartenenti al newtork, cosi da favorire la crescita sia del team che del singolo individuo. Grazie a tutto ciò Startup Super School potrà espandersi all’estero e raggiungere più studenti pronti a cambiare il modo di vedere il proprio futuro. Sicuramente un grande vantaggio per i nostri studenti italiani che potranno scambiare molte idee ed iniziative all’interno della community stessa, espandendo i propri orizzonti territoriali e aprendosi ad un ecosistema più eterogeneo dove magari trovare un nuovo membro del team».
Che progressi avete fatto negli ultimi due anni?
«Startup Super School nasce nel 2015 come un singolo evento che voleva portare un po’ di innovazione in una scuola superiore con due giornate di formazione e competizione in ambito startup. All’epoca il team era composto da una sola persone, me stesso, successivamente se ne aggiunsero altre cinque e dopo qualche mese nel 2016 partì ufficialmente il vero Startup Super School, un programma di accelerazione imprenditoriale per giovani studenti. In poco più di un anno, grazie all’Alternanza Scuola – Lavoro abbiamo raggiunto più di mille ragazzi ed alcuni di loro hanno lanciato la propria startup. Adesso stiamo supportando le scuole anche nella progettazione dei PON per l’Educazione all’imprenditorialità e le università nei Contamination Lab. Siamo in procinto di lanciare qualche pilot all’estero nei cosiddetti Paesi emergenti».