CoBUL: sbloccati fondi per 1,5 miliardi. Subito un piano per scuola e voucher
Le scuole a settembre saranno più connesse e le famiglie avranno la possibilità di comprare tablet e personal computer grazie ad un contributo del Governo. Il Piano scuola approvato dal Comitato nazionale per la banda ultralarga ha deciso di investire oltre 400 milioni di euro per potenziare la connettività delle scuole portando negli istituti la banda ultralarga.
L’obiettivo del piano è garantire rapidamente una connessione veloce (velocità a 1 Gbit con 100 Mbits di banda garantita) all’81,4% dei plessi scolastici, quelli del primo e secondo ciclo, per un totale di 32.213 edifici. Ma non solo. Sono previsti anche voucher per le famiglie: fino a 500 euro, in base all’Isee, per connessioni veloci, pc e tablet.
“L’approvazione del piano rappresenta un’importante accelerazione – sottolinea la ministra dell’Istruzion Azzolina -. Abbiamo aumentato gli investimenti previsti portandoli dagli iniziali 200 milioni a oltre 400. Li abbiamo raddoppiati. Con i fondi aggiuntivi delle Regioni e altre economie di spesa puntiamo a raggiungere progressivamente il 100% degli edifici scolastici. Ringrazio il ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, la sottosegretaria al Mise, Mirella Liuzzi, e la ministra per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, per la collaborazione e per aver messo la scuola al centro delle attività del Comitato, recuperando velocemente ritardi che si sono accumulati nel corso degli anni. Ringrazio poi le Regioni che gestiranno queste risorse e lavoreranno con noi per attuare il piano. Vogliamo digitalizzare la scuola e farlo in fretta”.
I 400.430.897 milioni del piano scuola serviranno per coprire i costi strutturali per portare la banda ultralarga nelle istituzioni scolastiche e per coprire i costi di connettività per cinque anni. I voucher per le famiglie saranno, invece, di due tipologie: un contributo massimo da 200 euro per connessioni veloci e un contributo massimo da 500 euro (per Isee, Indicatori della situazione economica equivalente sotto i 20mila euro) per connessioni veloci e per l’acquisto di tablet e pc.
L’intervista
Abbiamo chiesto un parere a Paolo Ferri, docente di Teoria e tecnica dei nuovi media tecnologie didattiche all’Università Milano Bicocca, tra i maggiori esperti in questa materia.
Professore, si tratta di un investimento sufficiente per coprire le scuole italiane?
“La banda ultra larga andrebbe portata in tutte le scuole dove oggi non c’è. Questo investimento va nella direzione giusta. Dobbiamo tuttavia verificare che la banda sia sincrona altrimenti c’è il rischio di accedere ai siti ma di non poter scaricare materiale. Inoltre andrebbe fatto un censimento per capire le priorità da dare. Andrebbe fatto un monitoraggio famiglia per famiglia, scuola per scuola”.
Come dovranno essere spesi questi soldi?
“Vanno pianificati attentamente, non devono essere distribuiti male. Andrebbero privilegiate le località più svantaggiate. 100 Mbits se fossero sincroni potrebbero andare bene. E’ una buona connettività che può permettere a un plesso scolastico medio di avere una buona portata. Se non è sincrona potrebbe essere insufficienti per lavorare”.
E per quanto riguarda i fondi messi a disposizione per le famiglie?
“E’ giusto adottare il parametrato sull’Isee. Consiglio alle famiglie l’acquisto di un notebook, che permette di fare molte più cose di uno smartphone. E’ comunque un provvedimento sensato quello che è stato fatto. In Francia si è parlato di una tragedia educativa proprio a causa dei ragazzi che si perdono perché non hanno dispositivi o connessione. Ben vengano tutti gli interventi che colmano il digital divide italiano”.