All’Itis “Alberghetti” di Imola è stata inaugurata un’aula CAD 3D che consentirà agli studenti di fare percorsi formativi per introdursi negli ambienti della cosiddetta industria 4.0
La chiamano la quarta rivoluzione industriale quella che vedrà la manifattura legata alle tecnologie digitali ma per arrivare preparati a questo appuntamento serve che le migliori forze di questo Paese siano pronte, preparate, competenti. Abbiamo bisogno di un esercito di rivoluzionari del 4.0 capaci, all’altezza del compito che spetterà loro quando le nostre aziende cambieranno definitivamente passo. Stiamo parlando dei giovani, di quelli che oggi stanno sui banchi e che domani lavoreranno nelle nostre aziende. Per loro ci dev’essere una scuola “palestra”, attrezzata, nuova ed innovativa come l’Itis “Alberghetti” di Imola che nei giorni scorsi ha inaugurato, grazie alla collaborazione con il gruppo Sacmi, un’aula CAD 3D che consentirà agli studenti di fare percorsi formativi all’avanguardia che potranno preparare i ragazzi ad inserirsi negli ambienti industriali 4.0.
L’ampio laboratorio è dotato di trenta postazioni per gli studenti e di una per il docente oltre ad un server dedicato. Su ogni macchina è installato un programma CAD 3D avanzato, funzionale a fornire ai ragazzi le competenze necessarie alla creazione, modifica e rappresentazione dei modelli tridimensionali, con particolare attenzione alle nuove funzioni di gestione dell’ambiente di lavoro nello spazio 3D introdotte nelle ultime versioni di autocad. Questa nuova ed innovativa aula anticipa lo sviluppo di laboratori tecnologicamente avanzati che verranno allestiti nei prossimi mesi e resi disponibili oltre che agli studenti dell’ “Alberghetti” anche ad altri enti formativi ed alle imprese del territorio e dell’università di Bologna.
Un passo decisivo della scuola verso il futuro dal momento che la nuova rivoluzione industriale dovrà sviluppare sempre più l’interazione tra l’uomo e la macchina coinvolgendo le interfacce “touch” e la realtà aumentata. I ragazzi di oggi devono lavorare sempre più per rendere effettivo il passaggio dal digitale al “reale” attraverso la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica e le comunicazioni.
Il cambiamento è già in atto su tutti i fronti dell’economia e sarà in grado di innalzare gli standard qualitativi rendendo più facile, veloce e redditizio il processo di produzione. E’ chiaro che serve un metodo di lavoro che può essere acquisito solo attraverso lo studio e la preparazione scolastica. L’esperienza di Imola insegna che oggi il sistema di istruzione deve avere la capacità di leggere le modifiche in atto per potersi dotare di tutti gli strumenti necessari per la migliore formazione degli studenti. Tutto ciò, in questa fase, si può realizzare con una stretta sinergia tra le aziende e il territorio, tra la scuola e le realtà produttive che devono essere in grado di camminare in sinergia con gli istituti secondari e gli atenei.