Un intero padiglione della Maker Faire Rome (dal 14 al 16 ottobre) sarà dedicato a scuole, bambini, insegnanti ed education: tutte le attività
Dal 14 al 16 ottobre, alla Fiera di Roma, si terrà l’edizione europea della Maker Faire, il più grande evento in tema di innovazione e movimento maker. La Maker Faire Rome, curata da Riccardo Luna e Massimo Banzi e promossa dalla Camera di Commercio di Roma con l’organizzazione di Asset Camera, è giunta quest’anno alla quarta edizione. Un intero padiglione della Fiera, il numero 9, sarà dedicato a scuole, education e bambini. Il primo giorno di Fiera, il 14 ottobre, è l’Educational Day, il giorno dedicato agli studenti: dalle 9 alle 13 la Fiera sarà aperta solo per loro, che potranno muoversi liberamente tra i padiglioni. Ma gli stand delle scuole, i progetti, l’area coding per bambini e l’area insegnanti saranno accessibili per tutti i 3 giorni.
I progetti delle scuole
Nel padiglione 9 saranno presenti 56 scuole con progetti provenienti da tutta Italia e, per la prima volta, anche da altri Paesi dell’Unione Europea. Da ricordare anche la presenza di una scuola israeliana in rappresentanza di tutte le candidature ricevute extra UE. La categoria più rappresentata è quella dei progetti relativi ai droni. Alla manifestazione sono presenti macchine e robot di tutti i tipi: volanti, da terra, acquatici, bracci meccanici e robot a sembianza umana. L’IPSIA Galilei di Castelfranco Veneto, ad esempio, propone un drone che può essere utile per contrastare attacchi terroristici. Dall’IIS Vittorio Emanuele di Napoli nasce il progetto “Helios”, già utilizzato varie volte nella stratosfera, per l’acquisizione di video e foto e la raccolta di dati di vario tipo (dati GPS, temperatura, pressione, altezza etc). Alla manifestazione sarà inoltre presentato il lavoro di un ragazzo di quindici anni dalla Grecia che, con la sua stampante 3d, ha costruito un robot umanoide. Nella categoria domotica e ambiente troviamo progetti, sempre più maturi, per il monitoraggio ambientale del mare, per le coltivazioni idroponiche e per il controllo energetico. Alcuni dei progetti si sono evoluti dalla scorsa edizione, come il “Pedometro 2.0” dell’ITI Faraday di Roma, che propone una cuccia domotica sempre più avanzata composta di un modulo abitativo e di un modulo tecnico per l’alimentazione del proprio animale domestico. Varie le proposte nel settore moda, con tessuti che si raffreddano da soli, altri che si scaldano lentamente con una bassa elettricità e abiti cyberspazio punk sempre più interattivi. Interessante anche il settore cucina, con il progetto “Pentolino” – uno start cocker in grado di cucinare a distanza – dell’IIS Ferraris Brunelleschi di Empoli. Ci saranno poi cibi stampati in 3d, come quelli del progetto “Ball Matic” dell’Istituto Volta di Perugia o il “Vertigo Rotomoulding” dell’IIS G. Vallauri di Fossano, replica in scala ridotta di macchine per stampaggio in colata centrifuga e per stampaggio rotazionale di cibo, come per esempio le uova di cioccolato.
Molti i progetti utili interessanti e divertenti più difficili da catalogare, come il “Celerimetro”, un velocipede elettro-muscolare a emissione zero dell’IIS A. Ferrari, nato in collaborazione proprio con la Ferrari di Maranello. Da segnalare una cassaforte tifi, la bici enduro elettrica dell’ITS Meccatronico di Vicenza e il sistema che abbina la stampa 3d con sensori e permette di ascoltare l’audio di repliche di opere d’arte, presentato dal Liceo Curie di Giulianova.
L’ultima – non per importanza – categoria, è quella legata alla salute e al sociale. Moltissimi i progetti: il materasso gonfiabile che misura il peso con la pressione, dell’IPSIA Ferraris di Catanzaro; una macchina che aiuta gli anziani nella loro vita quotidiana (“Tutori Uno”, dell’Istituto Tecnico Industriale Fermi di Bibbiena); l’“Eldless”, bastone per anziani che rileva eventuali cadute; sistemi nati per controllare il riflusso dei neonati; tute da pompiere. Infine, un interessante progetto dal titolo “Crowd4Africa”, che combina il crowd funding e l’auto-costruzione di stampanti 3d per donare due ospedali e due-mini fabbriche in Africa, a cura dell’Istituto Massimo di Roma.
Area Kids e insegnanti
L’Area kids quest’anno sarà la più grande di sempre, con attività incentrate sulla programmazione, sulla robotica, sull’elettronica, sul tinkering (il riciclo creativo didattico) e sulla creatività digitale impegnerà i piccoli maker nella 3 giorni dedicata all’innovazione. A partire dai Creative Learning Tour: 4 percorsi divisi per fasce d’età, 4 viaggi attraverso il making, l’elettronica e l’arte digitale dedicati esclusivamente ai ragazzi. Si passa poi alle 7 aule dedicate ai workshop: laboratori tecnologici ed educativi su prenotazione si alterneranno nell’area dedicata alla formazione dei futuri maker. Ancora, 8 isole didattiche vedranno i piccoli partecipanti protagonisti di una sfida fra maker e impegnati nella costruzione di un braccio bionico. A completare il quadro, uno spazio FabLab per bambini, affascinanti performance scientifiche e spazi espositivi gremiti di attività innovative. L’intero spazio è curato da Codemotion Kids. Ospiti illustri dell’Area Kids, tra gli altri, Roma Makers, l’associazione scientifica DiScienza, il museo romano per bambini Explora ed il Museo Nazionale della scienza e tecnologia Leonardo Da Vinci. Uno spazio del padiglione 9 (room 19) sarà dedicato all’“Area Teachers” organizzata da Campus Store, società che si occupa da anni di portare materiali e tecnologie digitali nelle scuole. In quest’area ci saranno interessanti workshop per la formazione digitale dei docenti, di ogni ordine e grado. Gli appuntamenti nei 3 giorni della Maker Faire sono oltre 70: tutti gratuiti, spaziano dal coding alla robotica, dalla stampa 3D al digital storytelling. Per partecipare è necessario registrarsi su eventbrite.