Da oggi a proteggere la reputazione sul web ci pensa la startup bolognese Tutela Digitale che in tempi brevi e certi assicura la tutela della propria immagine online. E la difesa del diritto all’oblio
Problemi di reputazione online? Vuoi cancellare o de-indicizzare i contenuti indesiderati sul web? Da oggi ci pensa la startup bolognese Tutela Digitale, con Linkiller: la App che assicura in tempi brevi e certi il diritto all’oblio e la tutela della nostra immagine online.
“La sempre maggior pervasività del web e dei social network fa sì che non siamo più gli unici artefici della costruzione della nostra rappresentazione online. Quando questi contenuti si rivelano lesivi è necessario intervenire facendo in modo che quei contenuti, non appaiano più fra i risultati delle ricerche. Questo il compito di Tutela Digitale”.
La startup Tutela Digitale
Tutela digitale nasce nel 2017 in seno alla ispanica Red Points, specializzata nella eliminazione della pirateria e contraffazione dalla rete. Fondata da Sveva Antonini e Gabriele Gallassi, offre uno strumento utile ed efficace per monitorare la rete e risolvere le problematiche di reputazione online e diritto all’oblio.
I servizi si rivolgono a imprese e privati cittadini, e consistono nella eliminazione o rimozione dall’indicizzazione di contenuti lesivi: che in sostanza non appariranno più fra i risultati delle ricerche.
Tutela Digitale è costituita da un team di informatici, legali ed esperti del web, che dialoga direttamente con testate, webmaster, social network o Google stesso.
LinKiller, la App che elimina i contenuti lesivi
La startup sfrutta una tecnologia denominata LinKiller, è la app che elimina la maggior parte dei contenuti ritenuti lesivi e diffamatori. Parliamo per esempio di foto e video non autorizzati, notizie datate che non rispettano più il diritto di cronaca, pagine e profili falsi sui social network, dati riservati, e via dicendo. Il tutto nel pieno rispetto delle normative vigenti e del GDPR, assicurato dalla supervisione da parte di esperti legali e ingegneri reputazionali.
In sostanza la gestione del link viene operata come conseguenza di un lavoro di analisi, valutazione e gestione da parte del team. Quindi viene messa poi in opera grazie agli accordi e alle collaborazioni di Tutela Digitale con i provider e alcune delle maggiori aziende del settore, come ad esempio YouTube.
L’eliminazione avviene in tempi brevi: nei casi più semplici in poche ore, in quelli più complessi in qualche giorno.
L’azienda svolge anche attività quali il monitoraggio e l’ingegneria reputazionale, la localizzazione di contenuti che riguardano persone, aziende e relativi prodotti e marchi, e la ricostruzione dell’identità digitale di persone e aziende mediante la creazione di contenuti web appositamente progettati.
Grazie alla legge dell’Unione Europea e alla recente semplificazione d’attuazione inserita nel GDPR, l’applicazione del diritto all’oblio si prefigura come una professione molto promettente.
Come funziona Linkiller
LinKiller è l’App di Tutela Digitale che consente di segnalare un contenuto sgradito online al fine di rimuoverlo dal web o de-indicizzarlo dai motori di ricerca come Google.
Una volta scaricata la App, sarà possibile richiedere la rimozione di un contenuto, semplicemente indicando il link “sgradito”. A questo punto si attiva la procedura di eliminazione con la supervisione di avvocati ed esperti del web. Posso essere segnalate diverse tipologie di contenuto: foto, video, articoli di giornale, e violazione di copyright.
La procedura è veloce ed immediata: una volta inseriti i dati, il link indesiderato e alcune informazioni utili alla rimozione, si ricevono le credenziali di accesso con le quali monitorare la web reputation.
Il Diritto all’Oblio
Il diritto all’oblio (denominato più genericamente diritto alla cancellazione), inizialmente riconosciuto soltanto a livello giurisprudenziale sia in campo europeo che nazionale, con l’entrata in vigore del nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati Personali (RGPD, Regolamento UE 2016/679 diventato operativo nel 2018) ha ricevuto finalmente un’espressa regolamentazione che ne indica portata e limiti.
Questo diritto, che non ha carattere assoluto in quanto dev’essere inevitabilmente contemperato con altri interessi: primo fra tutti il diritto di cronaca, può essere definito come l’interesse di un singolo ad essere dimenticato: la sua esplicazione consiste nella cancellazione dei contenuti, dalle varie pagine web, di precedenti informazioni, spesso pregiudizievoli, che non rappresentano più la vera identità dell’interessato.