Un bastone «smart» per aiutare persone non vedenti a orientarsi e muoversi in città in tutta sicurezza. E una guida turistica digitale per accompagnare i turisti con disabilità visive nei viaggi. Sono LETIsmart e Tourist Eyes, i due progetti vincitori della quarta edizione di Make to Care, l’iniziativa di open innovation ideata da Sanofi Genzyme per incoraggiare e supportare lo sviluppo di soluzioni innovative che rispondano ai bisogni delle persone che vivono una disabilità.
Un bastone «smart» per aiutare persone non vedenti a orientarsi e muoversi in città in tutta sicurezza. E una guida turistica digitale per accompagnare i turisti con disabilità visive nei viaggi. Sono LETIsmart e Tourist Eyes, i due progetti vincitori della quarta edizione di Make to Care, l’iniziativa di open innovation ideata da Sanofi Genzyme per incoraggiare e supportare lo sviluppo di soluzioni innovative che rispondano ai bisogni delle persone che vivono una disabilità.
I vincitori hanno battuto sei finalisti che si sono sfidati due sere fa, durante la finale del contest nella suggestiva cornice della Galleria del Cardinale a Roma. Tra loro, il Comitato di valutazione indipendente ha voluto premiare l’inventiva e la creatività di due soluzioni che consentono di migliorare l’autonomia delle persone con disturbi della vista, a poco più di una settimana di distanza dalla Giornata mondiale della vista. LETIsmart è stato ideato da Marino Attini, presidente della sezione di Trieste dell’Unione Italiana Ciechi, ed è realizzato in collaborazione con SCEN, azienda leader nel settore della microelettronica, e con il supporto dell’Unione Italiana Ciechi e Irifor. Il progetto consiste in un bastone bianco dotato di due dispositivi in microelettronica ultraleggera che ne illuminano l’estremità e forniscono informazioni vocali su autobus, semafori e negozi.
Tourist Eyes è un progetto di vEyes, una onlus siciliana fondata da Massimiliano Salfi come progetto di ricerca per la realizzazione di ausili tecnologici per bambini con disabilità visiva, a seguito della scoperta di una patologia rara della vista della figlia. Tourist Eyes, in sostanza, è servizio che integra intelligenza artificiale, telecamere e rete 5G per orientare e condurre il viaggiatore con disabilità visiva verso luoghi di suo interesse in tutta sicurezza, indicando marciapiedi, strisce pedonali e ostacoli.
I vincitori si aggiudicano un’esperienza formativa in Israele, fertile e brillante startup nation, la meta dell’intensa settimana di incontri, realizzati con il supporto dell’Ambasciata di Israele a Roma e finalizzati ad acquisire conoscenze e contatti utili a sviluppare ulteriormente le proprie idee. Israele vanta il più alto numero di startup pro capite e ha oggi un ecosistema di innovazione e hi-tech molto dinamico che traina l’economia e attira investimenti. Tra i settori di punta, anche le Scienze della Vita e, in particolare, la tecnologia al servizio della disabilità. Inoltre, vincitori e i finalisti, oltre a poter beneficiare delle competenze dei due nuovi partner di Make to Care – Venture Factory (Investing Partner) e Arrow Electronics Italia (Technology Platform Partner) – avranno l’opportunità di presentare i propri progetti alla Maker Faire di Roma, la manifestazione che si apre oggi presso il MakeToCare Village, l’area di Sanofi Genzyme in Fiera. Anche in questa edizione, MakeToCare ha rappresentato il filo di congiunzione tra chi è autonomo e può innovare, anche da solo, e chi invece, pur avendo intuizioni innovative, manca di conoscenze tecniche o di risorse economiche. E, ancora una volta, l’iniziativa di Sanofi Genzyme ha avvicinato il mondo dei pazienti a quello dei maker, nella speranza di garantire un futuro migliore a chi ogni giorno affronta una malattia invalidante.