Gli insegnanti caricano le domande sulla piattaforma, gli studenti fanno a gara per rispondere sui loro smarthphone: così la lezione diventa divertente come un quiz
Non indossano le cuffie e non hanno davanti un microfono. Ma con l’app Kahoot gli studenti degli Stati Uniti imparano come se fossero in un quiz show. Lo schermo televisivo non c’entra. La competizione avviene tra i banchi di scuola e tutto quello che serve è una connessione internet e un dispositivo sul quale indicare la risposta esatta. L’idea arriva dalla Norvegia e ha conquistato 20 milioni di studenti americani solo nell’ultimo mese. La startup è stata fondata da Johan Brand nel 2012 e ha raccolto fino ad ora 6,5 milioni di dollari dai suoi stessi dipendenti, dal Research Council della Norvegia e dal venture capital Northzone.
Competitività e divertimento
Con Kahoot gli insegnanti si comportano come se fossero i conduttori del quiz e pongono le domande ai loro allievi. Da quel momento ogni ragazzo ha 30 secondi per rispondere. La piattaforma Kahoot permette di proiettare la domanda e riproduce addirittura il suono che fa da sottofondo al tempo di risposta in ogni quiz che si rispetti. Con tanto di gong quando scade l’ultimo secondo utile. La chiave di tutto sono la competitività e il divertimento che accompagnano l’apprendimento. In realtà c’è ancora un po’ di dibattito sulla classificazione che questo tipo di applicazioni si merita: può essere considerato un valido strumento per accelerare l’apprendimento o è solo un’altra forma di edutainment?
Giocare a scuola
I creatori dell’applicazione non sembrano essersi concentrati molto sui contenuti da trasmettere. E lo dice al New York Times Johan Brand, amministratore delegato di Kahoot: «Non siamo interessati a quello che noi insegniamo, ma a come loro giocano». Da una parte, quindi, l’impegno degli studenti stimolato attraverso lo stratagemma delle domande a quiz. Dall’altra il trasferimento della dimensione del gioco in una realtà che per tradizione è troppo seria per permettere di divertirsi.
La corsa per arrivare primi
Come in ogni competizione, c’è chi vuole vincere. E succede anche su Kahoot. Gli studenti che puntano a guadagnare più punti possibile scelgono il dispositivo che permette di rispondere nella maniera più veloce, lo smarthphone. E poi giù con la condivisione sui social di classifiche e risultati record. Non tutti gli esperti di educazione sono convinti che questo meccanismo della gara stimoli tutti gli studenti allo stesso modo. In realtà la strategia pedagogica dei punti e delle gratificazioni personali per gli studenti più meritevoli non è nuova e ha come obiettivo un coinvolgimento emozionale degli studenti. Quello che è cambiato è l’utilizzo della tecnologia. In sostanza, però, dare agli studenti un riconoscimento per ogni risultato rischia di creare abitudine e superficialità. E a rimetterci è l’acquisizione di nuove conoscenze.
Kahoot è gratuito per gli insegnanti
Gli insegnanti possono usare Kahoot senza spese: possono caricare i loro questionari e attingere dai quiz creati dai loro colleghi. Le prime entrate per la piattaforma sono arrivate dagli editori che hanno la possibilità di pubblicare del materiale e dei questionari su Kahoot. C’è una sezione del sito che è a pagamento ed è dedicata alle aziende: a loro Kahoot serve per fare marketing e per coinvolgere i dipendenti nelle informazioni aziendali.