L’Ottava Nota è il centro estivo di Milano dove tutte le attività proposte ruotano intorno alla musica e alle arti teatrali
C’è un luogo a Milano dove la scuola non chiude mai (o quasi): è il centro ludico “Ottava Nota”, uno spazio creato da un gruppo di musicisti e artisti per sensibilizzare i bambini all’arte. E non è un caso se ha un nome così perché in via Marco Bruto al 24, dove un tempo si insegnava a ballare, oggi non si fa solo musica ma si parte da essa per sperimentare con i bambini dei percorsi educativi, formativi e sociali, persino terapeutici. Dal 9 giugno al 9 settembre i bambini all’“Ottava Nota” possono giocare, suonare, cantare, recitare insieme. Le attività che sono proposte ruotano intorno alla musica e all’espressività teatrale. I ragazzi costruiscono semplici strumenti musicali che permettono di suonare ensemble ritmici, di cantare in coro, eseguire danze popolari e giochi musicali.
I bambini provano a suonare veri strumenti (pianoforte, batteria, chitarra, violino) facendo emergere tutta la vena artistica musicale: possono ascoltare storie e realizzare oggetti che saranno portati in scena. Un modo per dare la possibilità ai ragazzi di operare con la musica, di trascorre l’estate imparando qualcosa. Tutti i partecipanti al centro ludico possono sentirsi al centro dell’attenzione, sono invitati “a mettersi in gioco” diventando attori di una fiaba oppure scenografi e persino inventori di storie. Un’estate per fare una scuola “diversa”, per essere degli allievi senza annoiarsi ma provando il piacere di imparare qualcosa di nuovo.
Gli operatori di “Ottava Nota” hanno pensato ad un programma che punta a unire l’apprendimento al divertimento attraverso il gioco: non mancano, infatti, momenti per giocare con gli aeroplanini, per fare tornei di scacchi, per una sfida all’ultimo cerchio e tanto altro. E per chi vuole, si possono svolgere anche i compiti per le vacanze. Ma c’è di più. L’“Ottava Nota” in questi giorni si è trasferita a Savona al “Castelletto”, una piccola rocca ristrutturata immersa nel verde a due chilometri dal mare dove per una settimana i ragazzi partecipanti imparano i segreti della magia e le danze popolari. Gli scacchi e la musica, al “Castelletto”, sono incredibilmente uniti dalla meravigliosa alchimia di logica ed estro: “Le regole sono rigide, la tecnica è fondamentale e solo conoscendo questi due aspetti – spiegano gli organizzatori – e aggiungendo la propria creatività può nascere l’opera d’arte”.
Per il resto dell’anno all’“Ottava Nota” la musica resta protagonista con percorsi musicali ma non solo: il civico 24 di via Marco Bruto lo possiamo definire uno di quei luoghi che sono uno “spazio aperto” della metropoli milanese, grazie alla sua sala polifunzionale che può essere usata anche da altre associazioni o enti del quartiere. Un modo per proporsi al capoluogo milanese, per essere imprenditori culturali: chi ha pensato a “Ottava Nota” lo ha fatto spendendo la propria professionalità, le competenze che sono necessarie per poter fare una proposta interessante, capace di affascinare piccoli e grandi.