Si è conclusa la XIII edizione della competizione promossa da Junior Achievement. Oltre 13mila ragazzi in tutta Italia hanno sperimentato che cosa significa fare impresa lavorando per un anno scolastico alla costruzione di una startup
La migliore impresa fatta sui banchi di scuola produce olive ricoperte di cioccolata. Il progetto è stato presentato da un Istituto alberghiero di Desenzano del Garda in provincia di Brescia e ha colpito i giudici che hanno apprezzato l’originalità dell’idea, la sua fattibilità in termini di business plan, il packaging ecologico e il piano marketing e comunicazione per il lancio del prodotto sul mercato. I ragazzi dopo la vittoria nazionale rappresenteranno l’Italia alla prossima competizione europea di JA Europe che si terrà a Lucerna dal 25 al 28 luglio.
Che cosa è Biz Factory
Molti i progetti interessanti tra i 24 arrivati alla finale che si è conclusa con una competizione a suon di pitch e business model all’Unicredit Pavilion in piazza GaeAulenti a Milano. I giudici si sono riuniti al PalaAXA a pochi metri di distanza per valutare chi aveva le carte in regola per vincere questa XVIII edizione. Quello che più ha colpito i giudici, come ha spiegato il presidente di giuria è stata l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità dei progetti. BIZ Factory è la tappa finale di un percorso didattico di educazione imprenditoriale, “Impresa in azione”, a cui hanno preso parte 13.000 ragazzi tra i 16 e i 19 anni che hanno dato vita a oltre 650 mini-imprese; valutate e selezionate nel corso di competizione regionali su criteri quali innovazione, fattibilità e apprendimento, sono 90 gli studenti arrivati in finale con 24 progetti di business. L‘iniziativa è promossa da Junior Achievement, associazione non profit attiva in 39 Paesi europei per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e dell’alfabetizzazione finanziaria.
Un premio anche per gli insegnanti
“Quando i ragazzi si cimentano in maniera concreta ed attiva nella creazione di un’impresa fanno attività di alternanza scuola-lavoro, si tratta di fare lo stesso tipo di esperienza, ma con modalità diverse. È scuola a tutti gli effetti e fa fare ai nostri ragazzi un percorso che parte da come nasce un’idea di azienda e si arriva fino al mercato, passando dal business plan, allo statuto, agli organi societari, fino al bilancio”, ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione, Università e Ricerca Gabriele Toccafondi. Un ruolo importante in iniziative di questo genere lo giocano gli insegnanti tanto che anche quest’anno sono stati premiati anche due professori. Si tratta di Laura Arrigoni dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco e Cosimo Giovine dell’ITIS Jannuzzi di Andria di Bari.
L’importanza dell’educazione imprenditoriale
“L’educazione imprenditoriale a scuola è un mix di fattori, metodologie, contenuti, competenze e relazioni che, insieme, consentono di potenziare gli effetti dell’apprendimento e offrire un’esperienza di forte impatto che avvicina efficacemente i partecipanti al loro futuro professionale. Tra i principali driver di successo, vi è il contributo degli insegnanti, promotori di cambiamento e innovazione della didattica e capaci di aprire le porte delle loro classi al territorio e al mondo esterno. Ecco perché anche quest’anno, accanto ai premi dedicati agli studenti, abbiamo deciso di premiare due dei tanti docenti che hanno reso possibile questi risultati” ha detto Eliana Baruffi, Presidente JA Italia.
I vincitori
Oltre al premio alla migliore impresa dell’anno, vinto dal team Ca’ Deme JA dell’Istituto Alberghiero Caterina De Medici di Desenzano Del Garda sono stati consegnati altri 4 premi:
– Il premio FedEx Innovation Award è stato consegnato da Vito Bernardi, Managing Director Properties Real Estate & Airport Relations Europe a Lock Around JA, dell’Istituto tecnico industriale A. Rossi di Vicenza.
– The Walt Disney Company Italia Creativity Award consegnato da Monica Astuti Direttore Marketing è vinto da N4TURE JA del Liceo Scientifico Galilei di Caravaggio (BG).
– L’UniCredit Business Model Award, consegnato da Paola Garibotti, Head Country Developement Plans, è stato vinto a parimerito dai progetti In-Out JA dell’Istituto Maria Consolatrice di Milano e GreenHouse JA dell’IISS Volta di Palermo.
– Per finire il progetto Faber JA dell’ISIS Europa, Pomigliano D’Arco (NA), vince il premio ABB Ecopreneur, per la sostenibilità ambientale, consegnato da Francesca Federigi, Sustainability & CSR Manager.