Un progetto da 100 milioni di euro lanciato assieme a partner come Invitalia, The Adecco Group, LinkedIn, Cariplo Factory e Fondazione Mondo Digitale
Anche in Italia Microsoft rilancia il suo impegno nella formazione e nell’aggiornamento professionale: lo fa con Ambizione Italia, un progetto triennale che punta a raggiungere 2 milioni di persone ed erogare 50mila certificazioni ad altrettanti professionisti. E lo fa puntando sull’intelligenza artificiale: che, come ha ricordato dal palco il CTO di Redmond Norm Judah, è pensata per assistere le persone a fare di più. L’AI già ricopre un ruolo cruciale nel mondo del lavoro di oggi, e molto di più farà in futuro.
Dopo una breve pausa caffè riprendiamo a #AmbizioneItalia con Norm Judah, CTO di Microsoft Services: "La nostra é un'IA responsabile, pensata per aiutare le persone a fare di più." pic.twitter.com/P3Zab8HKx3
— Microsoft Italia (@microsoftitalia) September 28, 2018
Che cos’è Ambizione Italia
Una piattaforma aperta al contributo dei partner, una struttura per la formazione professionale votata alle skill del futuro. Un’iniziativa di lungo respiro, che parte oggi e proseguirà fino al 2020, con l’obiettivo di coinvolgere 500.000 persone da formare partendo dagli studenti fino ad arrivare ai professionisti. Garantendo loro di entrare in contatto e fare esperienza con le tecnologie che oggi costituiscono strumenti fondamentali per operare con successo nel mondo del lavoro.
“In Italia il tasso di disoccupazione resta tra i più alti in Europa – ha ricordato Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia – Secondo Eurostat 10,4% contro 8,2% dell’Eurozona e 30,8% in termini di disoccupazione giovanile contro 16,6%: ed al contempo esiste un grande divario tra le competenze richieste e le skill disponibili sul mercato. Una dicotomia che rallenta la crescita e che è possibile superare solo puntando sulla formazione, per far evolvere il Paese al passo con i tempi e con i nuovi trend tecnologici”.
Tutto questo si tradurrà quindi in un programma di formazione che verterà sulle digital skill: andando cioè incontro alle richieste del mercato, anche perché – come ribadito dalla stessa Candiani – le aziende italiane soffrono di un ritardo nell’adozione delle nuove tecnologie. “Per avere successo nell’AI occorre poter contare su competenze avanzate e con il progetto di ecosistema Ambizione Italia investiremo 100 milioni di euro in iniziative, programmi e corsi che coinvolgeranno 2 milioni di giovani e professionisti italiani entro il 2020, contribuendo alla diffusione di una nuova cultura digitale per costruire insieme il futuro del Paese”.
'@candocandi: "L'80% delle aziende pensa al cloud come una priorità, ma solo il 15% di esse ha già mosso passi importanti per digitalizzarsi. Dobbiamo fare di più." #AmbizioneItalia pic.twitter.com/KhIvMSqKcE
— Microsoft Italia (@microsoftitalia) September 28, 2018
Un impegno che trova il plauso del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti: “Le competenze digitali sono divenute imprescindibili nel mondo odierno. Bisogna lavorare per sopperire al problema del mismatch tra il fabbisogno professionale delle imprese e l’offerta formativa. Serve una formazione che vada di pari passo con le tecnologie, e in questo senso il ruolo della scuola resta basilare nel consentire ai nostri studenti di sviluppare le loro attitudini e capacità. Imprese e scuole devono essere alleate e collaborare sempre più sinergicamente. Integrare i giovani nel mondo del lavoro con un’istruzione adeguata e di qualità è la necessità più impellente”..
Un impegno di sistema
Microsoft non sarà da sola in questo progetto. Accanto a lei una serie di partner che forniranno il proprio contributo in termini di impegno, progetti paralleli e nuovi strumenti messi in campo. Come nel caso di The Adecco Group, che oggi ha fatto debuttare Phyd: una piattaforma digitale in cloud, che sfrutta proprio gli strumenti AI di Microsoft Azure per contribuire a migliorare l’orientamento di chi è impegnato nel proprio aggiornamento professionale, ovvero nel reskilling, o che deve indirizzare il proprio percorso personale nel mondo del lavoro.
.@AdeccoGroupITA e @microsoftitalia insieme per far crescere il Paese. @aamalacrida firma il Protocollo d’Intesa con cui ci impegniamo a promuovere lo sviluppo di nuove competenze e #occupabilità con #formazione avanzata, partecipando all'ecosistema #AmbizioneItalia. pic.twitter.com/Qyp3KLQ6oV
— The Adecco Group ITA (@AdeccoGroupITA) September 28, 2018
Dall’altro lato delle human resource c’è LinkedIn Talent Insight: il servizio del social network, acquisito da Microsoft nel 2016, da oggi offrirà anche alla platea italiana di oltre 11 milioni di utenti gli strumenti che migliorano la comprensione dei dati inseriti sul network professionale. Di nuovo, l’AI gioca un ruolo significativo nel funzionamento di questa tecnologia: “In questo modo siamo in grado di offrire nuove e maggiori possibilità a recruiter e talenti – è il commento di Marcello Albergoni, Head of Italy di LinkedIn – per superare quel mismatch di competenze che oggi notiamo anche nel nostro Paese. Un gap che, però, a sua volta propone incredibili occasioni da cogliere”.
#Invitalia tra i partner del progetto #AmbizioneItalia lanciato oggi da @microsoftitalia w/ @AdeccoGroupITA @LinkedInItalia @CariploFactory @fmdigitale.
⚡️Facciamo crescere il Paese con l’Intelligenza Artificiale #AI https://t.co/s2Q4vHsjyS pic.twitter.com/UjMjU0YbO1
— Invitalia (@Invitalia) September 28, 2018
Accanto a Microsoft, poi, c’è Cariplo Factory – con quest’ultima impegnata nella selezione di startup che impiegano intelligenza artificiale all’interno di growITup, con l’obiettivo di creare nuove occasioni di finanziamento attraverso il Fondo Indaco – e Invitalia. L’agenzia governativa dedicata allo sviluppo delle attività produttive è a sua volta impegnata in un progetto di digital transformation: e, come ribadito dal suo responsabile incentivi e innovazione Ernesto Somma, “come Agenzia abbiamo il dovere ogni giorno di più, non solo di investire nei settori avanzati come la robotica o l’intelligenza artificiale, ma anche di operare con rapidità e sicurezza per garantire servizi a basso costo, con alti standard qualitativi”.
Infine, Fondazione Mondo Digitale ha rinnovato il suo impegno in Eskills4change: anche quest’anno saranno 10.000 gli studenti tra i 15 e i 24 anni che saranno formati in lezioni teoriche e laboratori pratici, con al loro fianco anche i docenti, insieme per acquisire competenze digital utili attraverso un metodo creativo ed esperienziale.