Seconda puntata di #NonChiamiamateliMillennial la rubrica di Paolo De Nadai, 28enne fondatore di ScuolaZoo. Qui ci parla di Alternanza Scuola Lavoro
Venerdì scorso si è tenuto uno sciopero nazionale degli studenti proclamatisi contrari all’Alternanza Scuola Lavoro, il progetto che vuole avvicinare la scuola superiore al mondo del lavoro. È condiviso da tempo quanto la scuola italiana sia troppo distante dal mondo del lavoro, non solo come preparazione dei ragazzi a sistemarsi ma anche per far loro comprendere cosa significhi essere produttivi e impegnarsi ogni giorno per un obiettivo aziendale.
Di che cosa si lamentano i ragazzi?
Il progetto di Alternanza Scuola Lavoro, già funzionante da dieci anni per gli istituti tecnici, è stato allargato con la Buona Scuola anche ai licei proprio per diminuire e poi colmare questo gap.
Di cosa si lamentano quindi i ragazzi? Secondo alcune associazioni politiche di studenti, i ragazzi vengono mandati in realtà dove solo apparentemente gli si insegna a capire il mondo del lavoro, ma di fatto vengono sfruttati per lavorare senza percepire alcuno stipendio. Secondo una ricerca dell’Unione Studenti la situazione è addirittura tragica: il 40% degli intervistati dichiara che non sono stati rispettati i suoi diritti di studente.
Il sondaggio di ScuolaZoo
L’Italia è un paese estremamente variegato, quindi si saranno sicuramente verificate esperienze decisamente negative o spiacevoli. In OneDay però crediamo moltissimo nell’Alternanza Scuola Lavoro: quest’anno abbiamo ospitato nei nostri uffici 80 studenti per un totale di 6450 ore e non solo nel team di ScuolaZoo, il mondo più affine agli studenti, ma anche nel team marketing, dei viaggi, delle risorse umane, della comunicazione, dell’amministrazione e dell’IT, a seconda di quale fosse il percorso di studi del ragazzo e di ciò che desiderava sperimentare.