C’è tempo fino al 10 novembre 2015 per partecipare al bando messo a disposizione da Intercultura per svolgere i programmi didattici 2016-17 all’estero. La fondazione inoltre sostiene che gli studenti che hanno studiato in altri Paesi registrano un miglioramento nel rendimento scolastico
“Tu ragazzo dell’Europa, tu non perdi mai la strada, porti in giro la fortuna”, cantava Gianna Nannini. I giovani dell’Europa che partono, che lasciano la propria scuola e la famiglia per studiare all’estero, sono quelli che conseguono i migliori risultati. A fare questa fotografia è la fondazione “Intercultura” che ha lanciato sul proprio sito il nuovo bando di concorso per i programmi all’estero 2016-17. Sono oltre 1.200 i posti a disposizione per 60 Paesi di tutto il mondo, riservati agli studenti che frequentano una scuola media superiore, nati tra il 1 luglio 1998 e il 31 agosto 2001.
Modalità di partecipazione e selezioni
Come si legge dal bando di Intercultura (disponibile qui) tutti i programmi di studio all’estero di Intercultura sono a concorso. I candidati devono sostenere delle prove di selezione che si tengono poche settimane dopo la scadenza delle iscrizioni in una sede definita dal Centro locale di Intercultura della propria zona. Le selezioni intendono valutare l’idoneità del giovane a partecipare ad un programma interculturale, in una famiglia, una scuola e una comunità sociale di un altro Paese. Gli incontri prevedono una prova di idoneità ai programmi di Intercultura, colloqui individuali ed attività di gruppo con i ragazzi che hanno già fatto questa esperienza, un incontro con i genitori degli studenti, l’acquisizione dei risultati scolastici degli ultimi due anni. Le selezioni servono a Intercultura per acquisire gli elementi di valutazione per l’assegnazione dei posti all’estero e delle borse di studio disponibili. La documentazione da presentare per le selezioni dovrà essere firmata da entrambi i genitori, salvo il caso di esercizio in via esclusiva della potestà da parte di uno solo di essi, oppure salva autorizzazione del Giudice Tutelare.
Scadenza delle iscrizioni
Per iscriversi alle selezioni è sufficiente collegarsi al sito internet www.intercultura.it e compilare il modulo di iscrizione on line (le iscrizioni apriranno il 1 settembre 2015) . È richiesto il pagamento della quota di iscrizione di 50 euro (che non verrà rimborsata in nessun caso) mediante versamento su conto corrente postale (c/c n° 1014038770) o pagamento con carta di credito. Le iscrizioni per partecipare all’assegnazione delle borse di studio Intercultura e di tutti i programmi disponibili devono pervenire entro il 10 novembre 2015. Oltre questa data, verranno accettate solo iscrizioni per le selezioni per i programmi non scolastici (indicati come “Estivi”). Eventuali lievi modifiche alle date sopra indicate, saranno comunicate attraverso il sito.
L’importanza dello studio all’estero
Un’esperienza significativa e importante all’estero porta ad una crescita umana e culturale importante. Lo dicono i risultati di un questionario fatto dalla Fondazione: su 251 risposte, ben 51 studenti hanno preso il massimo dei voti (100 o 100 e lode) e 67 hanno ottenuto tra 91 e 99; in altre parole, quasi la metà di chi ha risposto ha conseguito risultati significativi.
Questo a dimostrare che viaggiare migliora il proprio status di studente e che le nostre scuole dovrebbero favorire questo percorso. Anzi , il 14,3% ha riscontrato un miglioramento in tutte le materie, il 62,5%, nelle lingue straniere, il 27,8% nelle materie umanistiche e il 12,3% in quelle scientifiche. Inutile nascondersi dietro un dito: qualche difficoltà l’hanno riscontrata. Non è facile subito riallinearsi con quanto appreso durante l’anno dai compagni rimasti in Italia, soprattutto nelle classiche materie come greco o latino, anche se – dati alla mano- il 28,9% ha ammesso di avere avuto maggiori difficoltà nelle materie scientifiche, contro il 10% di chi le ha riscontrate in quelle umanistiche. E comunque, il 42,6% afferma di non aver vissuto grosse difficoltà di reinserimento a livello scolastico.
Ciò che convince della bontà di questi periodi all’estero sono le risposte che questi ragazzi danno rispetto a quanto sono cambiati dopo essere partiti: essere lontani da casa, al contatto con una cultura diversa, in una scuola sostanzialmente differente dalla propria, mettendo in discussione quanto appreso finora per adattarsi alle nuove situazioni ha fatto sì che questi ragazzi abbiano sviluppato, innanzi tutto, una grande apertura mentale (96,8%), una maggiore autonomia di giudizio (63%), capacità di lavorare in gruppo (52,6%), velocità nell’apprendimento (42,3%). Nel frattempo, c’è chi ha appena iniziato la sua esperienza all’estero. Dalla Cina alla Colombia, dall’Indonesia al Brasile, sono proprio in tutto il mondo le destinazioni scelte dagli studenti di Intercultura per frequentare il nuovo anno scolastico all’estero.
Ma dove vanno i nostri giovani? L’ America latina (22,7%) e l’ Asia (13,8%) stanno conquistando i nostri studenti: Paesi come la Cina, l’India, la Malesia, il Costarica, l’Honduras e l’Ecuador si sono presentati nel panorama degli scambi con quote di partecipazione significative. A guidare la classifica restano tuttavia l’ Europa (35,6%) e il Nord America (22,0%).