Nicola Palmieri, Mario Palladino (gli youtuber Redez e Synergo di Quei Due Sul Server) e Michele Forlante 6 mesi fa hanno dato vita a Docety, piattaforma per che punta sulle “lezioni private” fatte in streaming
In un mondo che cambia e che va sempre più veloce la formazione è sempre più importante. Non solo, sempre di più i professionisti per rimanere competitivi, hanno la necessità di rimanere aggiornati sui trend, sui nuovi tool, sulle novità appena uscite dall’altra parte del Mondo.
Questo però si scontra con la sempre minore disponibilità di tempo a disposizione, con il costo della formazione e con la difficoltà data dallo spostamento che spesso implica di dover perdere un’intera giornata di lavoro per andare nel luogo fisico in cui si tiene il corso. Docety nasce proprio per questo: aiutare gli utenti ad aggiornarsi e diventare esperti di una determinata materia senza dover però doversi iscrivere a corsi di lunga durata e in presenza. “Sappiamo bene quanto sia difficile riuscire a seguire un corso in presenza – ci spiega Nicola Palmieri, co-founder di Docety – noi viviamo in Molise, e spesso spostarsi per andare a Milano o Roma diventa molto impegnativo, con perdite di tempo enormi. Docety nasce propio per questo: dare una possibilità a chi si vuole formare di poterlo fare tranquillamente da casa sua o da dove preferisce”.
In 6 mesi già 4000 ore di corsi
Docety è nata sa solo 6 mesi ma ha già toccato traguardi importanti: oltre 17mila iscritti alla piattafoma, 14o coach e 4000 ore di corsi effettuati. Ora ha appena lanciato una campagna su MamaCrowd e in meno di un giorno ha raccolto già 50 mila euro. Ci siamo fatti raccontare da Nicola, che con Mario Palladino e Michele Forlante ha creato la startup, come hanno fatto a raggiungere questi risultati e che cosa hanno in serbo per il futuro. Nicola non è certo alla prima esperienza nell’ambito digitale, blogger dal 2001, già nel 2004 gestiva un network da 40 blog e milioni di visualizzazioni, il suo canale YouTube più conosciuto è “Quei due sul Server” e conta 650mila iscritti. Non solo, negli anni, con il suo socio Mario Palladino, fumettista e regista creativo, hanno dato vita a una serie di spettacoli teatrali portati in giro per tutto lo Stivale e svolto corsi di formazione per privati e aziende e hanno anche pubblicato un fumetto “Erorri Motrali”che sta scalando le classifiche di Amazon.
“Docety nasce proprio per un’esigenza personale: volevamo riuscire a fare quanti più corsi di formazione possibili, portandoli in tutta Italia, ma spostarsi diventava sempre più impegnativo e difficile. Così abbiamo pensato a una piattaforma online”. Docety mette insieme influencer ed esperti di moltissimi argomenti e materie differenti e permette loro di ipartire lezioni e consulenze online. “Trovare gli esperti non è stato difficile, la nostra community, che è cresciuta grazie all’esperienza maturata negli anni precedenti, era già forte e in molti hanno abbracciato il progetto. Anche gli utenti hanno risposto bene”.
Ma come funziona Docety?
“Docety funziona in modo semplice: l’utente si registra e può acquistare un pacchetto di lezioni o una singola lezione a partire da 20 euro. Può consultae un elenco con tutti i nostri corsi, scegliere il docente, selezionare un orario e iscriversi per una lezione privata o per un seminario in video streaming”. Le possibilità sono davvero tante: dalla lezione con l’esperto di video editing, al corso di grafica, dalla formazione con uno psicologo, a quella con un fisioterapista e ancora lezioni di lingua dall’inglese al cinese o approfondimenti su arte e scienza. “Abbiamo oltre 450 richieste di corsi e oltre 140 coach già attivi sul sito, scelti in base alla loro esperienza sulla materia e professionalità”. Il modello di business prevede che sia lo stesso docente a indicare il prezzo della lezione mentre la piattaforma ricava una percentuale da questo. “Quello che ci interessa è permettere all’utente di poter fare una lezione one to one e consentirgi di entrare in contatto col docente che si rende disponibile anche a rispondere a domande dopo la lezione”. La piattaforma infatti prevede servizi di chat e messaggistica.
I prossimi passi
La startup ha da poco lanciato la sua campagna di MamaCrowd con l’intenzione di raccogliere fino a un massimo di 250mila euro in 2 mesi: “In un solo giorno abbiamo già raccolto 50 mila euro, siamo molto soddisfatti. La cifra che raccogleremo ci servirà per lanciarci in nuovi mercati e per potenziare l’organico. La piattaforma funziona e ha già avuto bei risultati. Ora si tratta di crescere”.