I dati suggeriscono che tuttavia il fenomeno layoff è ampiamente rientrato. La differenza tra gennaio e settembre 2023 si nota
LinkedIn ha annunciato nelle scorse ore il licenziamento di quasi 700 persone, la maggior parte delle quali ingegneri e tecnici del prodotto. Su StartupItalia abbiamo seguito il fenomeno dei layoff, dedicandoci anche un dossier, per fotografare un ecosistema tech che nell’ultimo anno, tra USA ed Europa, ha effettuato drastici tagli agli organici. LinkedIn aveva già licenziato a maggio un numero analogo di dipendenti e il 2023 era iniziato con Microsoft – proprietaria della piattaforma – che comunicava il piano per licenziare 10mila dipendenti a livello globale. Non ci sono tuttavia elementi per parlare di un peggioramento sul fronte layoff.
Come vi abbiamo raccontato in questa news riguardante i licenziamenti in Discord la questione è in realtà rientrata, dati alla mano. A gennaio 2023 nel panorama Big Tech sono state mandate a casa oltre 108mila persone, a maggio 56mila, a luglio meno di 15mila e a settembre poco più di 14mila. Il grafico conferma che la situazione non è paragonabile ai mesi scorsi. Dopo anni di crescita, durante i quali le Big Tech hanno assunto molte persone, è in corso una fase di correzione che spinge i Ceo a decidere per i tagli ai costi.