Per il Ceo della piattaforma l’AI avrà un impatto notevole sul mercato del lavoro
L’amministratore delegato di LinkedIn Ryan Roslanky ha annunciato in un lungo post pubblicato sulla piattaforma il licenziamento di 716 dipendenti. Si tratta dell’ennesima notizia che va ad aggiornare il conteggio dei layoff nel mondo Big Tech. Ce ne siamo occupati in uno dei nostri dossier, analizzando il periodo complesso che tutte le società stanno affrontando. LinkedIn, social acquisito da Microsoft nel 2016 per oltre 26 miliardi di dollari, è soltanto l’ultima azienda in ordine di tempo a ridurre il proprio organico. Come spesso accade in questi casi, il taglio sui dipendenti si lega a cambiamenti legati alla strategia globale.
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La novità più importante in questo senso è che LinkedIn chiuderà entro l’agosto 2023 l’app InCareer, lanciata specificamente per la Cina, mercato non semplice perfino per le Big Tech. «Sebbene l’anno scorso InCareer abbia riscosso un certo successo grazie al nostro forte team cinese – ha scritto Roslanky – ha anche dovuto affrontare una concorrenza agguerrita e un clima macroeconomico difficile». Fondata 20 anni fa LinkedIn ha attraversato diversi cambiamenti nel mercato del lavoro e, a giudicare dalle parole del Ceo, l’intelligenza artificiale sembra destinata a scrivere il prossimo.
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«Stiamo entrando in un nuovo decennio per LinkedIn, che forse sarà il più importante che abbiamo vissuto finora. L’intelligenza artificiale sta appena iniziando ad accelerare i cambiamenti nell’economia globale e nel mercato del lavoro». Il ridimensionamento dell’organico viene giudicato da diversi esperti come un fattore fisiologico nelle società tecnologiche: la stessa Microsoft ha fatto notizia per il licenziamento di oltre 10 mila persone pochi mesi fa.