La testata tedesca non è l’unica a licenziare in favore dell’intelligenza artificiale. La stessa cosa è successa anche ad Upday Italia e CNET
Duecento professionisti in meno e alcune sedi regionali chiuse. Il piano del media tedesco Bild guarda all’intelligenza artificiale per rimpiazzare 200 giornalisti. Di conseguenza, anche le redazioni regionali si ridurranno da 18 a 12. Una decisione che è condivisa anche da altri media come CNET, che aveva licenziato i suoi dipendenti per scrivere articoli con i chatbot ma anche dal giornale online Upday Italia, che fa parte dello stesso gruppo editoriale di Bild. A inizio giugno, infatti, ha licenziato il suo direttore, Giorgio Baglio, due giornalisti e un poligrafico.
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IA e posti di lavoro a rischio
Secondo un sondaggio di PwC del 2022, quasi un terzo degli intervistati ha dichiarato di essere preoccupato per la prospettiva che il proprio ruolo venga sostituito dalla tecnologia entro tre anni. E a marzo Goldman Sachs ha pubblicato un rapporto in cui mostra come l’intelligenza artificiale potrebbe sostituire 300 milioni di posti di lavoro a tempo pieno. A subire di più il colpo, secondo le statistiche, sarebbero matematici, analisti finanziari, designer e giornalisti.
I licenziamenti del Bild
«Purtroppo dovremo separarci da colleghi che hanno compiti che possono essere sostituiti dall’intelligenza artificiale o dai processi del mondo digitale, o che non si ritrovano in questa nuova formazione con le loro attuali competenze», così la direzione giornalistica di Marion Horn e Robert Schneider, e quella manageriale di Christopher Eck-Schmidt e Claudius Senst, in una email, hanno annunciato i prossimi licenziamenti. «Si tenterà di limitare al minimo i licenziamenti dei dipendenti, per arrivare a soluzioni accettabili sul piano sociale», hanno concluso. L’operazione di ammodernamento del gruppo editoriale Axel Springer, in vista di un risparmio sui costi, era già stata annunciata a febbraio. Dal 1 gennaio 2024, per l’impresa varrà, infatti, la strategia “digital only”, e “prima il digitale e poi la carta stampata”. Una decisione che è stata duramente criticata dall’Associazione tedesca dei giornalisti, la Deutsche Journalisten-Verband, che ha ribattuto: «È il segnale che il gruppo sta inviando all’industria editoriale: stiamo usando l’intelligenza artificiale per tagliare posti di lavoro e quindi massimizzare i profitti». Ma tutto questo che ricaduta avrà sul mondo dell’informazione? E sulle fake news?