Addio alle lunghe vacanze agostane? Le nuove preferenze dei vacanzieri svelate nella ricerche di OliverJames e Coldiretti
Lo smartworking ha rivoluzionato anche le ferie degli italiani. Secondo un’indagine di OliverJames, infatti, la possibilità di avvalersi di strumenti che garantiscono una più ampia flessibilità delle modalità e dei luoghi di lavoro, incide anche sulla gestione delle vacanze estive. Gli italiani, infatti, sembrano non preferire più per le lunghe ferie agostane. «La possibilità di lavorare da luoghi diversi dall’ufficio permette di riorganizzarsi, potendo unire smart working e weekend lunghi, suddividendo le vacanze in più momenti dell’anno – spiega Pietro Novelli, general manager di Oliver James Italia – Si assiste sempre meno all’esodo estivo e alle code infinite in autostrada: le persone possono concedersi fine settimana fuori casa lavorando da remoto anche il lunedì e il venerdì, evitando imbottigliamenti e rientri notturni la domenica sera».
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Ferie ad agosto addio?
Secondo una recente indagine di Coldiretti, nel 2023 più di 15 milioni di italiani hanno scelto di andare in ferie a luglio invece che ad agosto, l’1,1% in più rispetto all’anno prima. E, più in generale, il 41% della nostra popolazione oggi va in vacanza prima di agosto. «Assistiamo a una crescente richiesta di equilibrio tra vita professionale e vita privata: specialmente le nuove generazioni, uno dei target principali per le nuove professioni digitali e tecnologiche, non sono disposte a rinunciare all’elemento di flessibilità», spiega Novelli. A dimostrarlo è anche l’incidenza di fenomeni nuovi come la “worktation”, l’alternanza tra lavoro e vacanze, durante il soggiorno estivo, che è un’opzione perseguita da 2 italiani su 5 (dati Osservatorio Emma Villas). «Per questa ragione, proposte come la settimana corta, il full remote, le ferie illimitate, il lavoro per obiettivi e non per orari stanno diventando i driver principali per valutare o meno le proposte lavorative», conclude Novelli.
Chi fa più ferie?
Con 22 giorni l’anno di ferie, più 10 festività nazionali, l’Italia si posiziona al quarto posto nella classifica europea dei paesi con più ferie pagate all’anno. Sopra ci sono l’Austria (con 35 giorni), il Portogallo (con 22 giorni più 13 festività nazionali) e la Spagna (con 22 giorni e 12 festività nazionali). Fanalino di coda, il Regno Unito, che con soli 20 giorni l’anno di ferie e 8 festività chiude la classifica. Oltreoceano, invece, non c’è tutta questa aria festaiola; negli USA, ad esempio, non sono garantiti i giorni di ferie pagati dal datore di lavoro ma solo le festività nazionali anche se molte aziende garantiscono lo stesso le ferie che, però, si aggirano tra i 10 e i 14 giorni all’anno. Ma è proprio dall’America che arriva una nuova proposta: quella delle “ferie libere”. Alcune big tech americane – come Adobe, Salesforce, LinkedIn, Oracle, Netflix e ora anche Microsoft – stanno dando l’opportunità ai propri dipendenti di avvalersi di ulteriori giorni di ferie aggiuntivi a discrezione, il cosiddetto “tempo libero discrezionale”.