Microsft annuncia dal 16 gennaio ferie illimitate per i suoi dipendenti. E per chi ha accumulato ferie non utilizzate? Ad aprile riceverà una busta paga più sostanziosa grazie ad un pagamento una tantum
Si chiama Discretionary Time Off la nuova iniziativa adottata da Microsoft a favore dei suoi dipendenti. L’annuncio è stato fatto in una e-mail ai lavoratori da Kathleen Hogan, chief people officer di Microsoft: “A partire da lunedì 16 gennaio 2023 i dipendenti potranno godere di ferie illimitate”. Attenzione con qualche puntualizzazione: la novità coinvolge solo i lavoratori per l’azienda di Redmond in organico in full time, e che abbiano la sede di lavoro all’interno del territorio degli Stati Uniti. Nulla da fare dunque per tutti gli altri, i lavoratori pagati a ore e per chi lavora in sedi al di fuori degli USA.
Microsoft non è certamente la prima grande tech company ad adottare un periodo di ferie illimitato. Salesforce, LinkedIn (di proprietà di Microsoft), Oracle e Netflix offrono tutte simili politiche di tempo libero illimitato per i propri dipendenti.
La comunicazione del chief people officer di Microsoft
“Il modo, il tempo e il luogo in cui svolgiamo il nostro lavoro sono cambiati radicalmente. E man mano che ci siamo trasformati, modernizzare la nostra politica relativa alle ferie introducendo un modello più flessibile è stato un passaggio naturale”.
Cosi Kathleen Hogan spiega si parte dal 16 gennaio, e questo per forza di cose riguarderà anche i neo-assunti che non hanno ancora avuto modo di accumulare giorni di ferie. Sia chiaro: sarà un permesso discrezionale, dunque dovrà essere concordato con il proprio responsabile. A questo si aggiungeranno 10 giorni di ferie aziendali, congedi, permessi per malattia e per altri motivi. Chi ha accumulato ferie non utilizzate, ad aprile riceverà una busta paga più sostanziosa grazie ad un pagamento una tantum.
L’azienda guidata da Satya Nadella adotta così una visione sostanzialmente innovativa e contemporanea per l’approccio al lavoro, probabilmente frutto dei paradigmi lavorativi forgiati in epoca pandemica che hanno portato all’adozione sempre più diffusa dello smart working prima e del lavoro ibrido poi. Negli ultimi due anni infatti, i dipendenti Microsoft hanno potuto godere di altre agevolazioni: lo smart working permanente, per una quota inferiore al 50% della settimana lavorativa, e un bonus in denaro, del valore di 1.500 dollari, per affrontare la pandemia.