Le grandi aziende continuano nell’impegno per fare innovazione in chiave open. L’interesse per il programma internazionale di scouting aumenta. Le novità della nuova edizione
Più che un tormentone è una vera e propria ossessione: la co-innovazione, la collaborazione tra startup e le grandi aziende che compongono ELIS (e in particolare quelle impegnate nel programma OPEN ITALY) costituisce l’essenza di questo programma che punta a fare un ulteriore salto di qualità nel 2020. Con tre tappe all’estero, un importante impegno in Italia per far crescere la community che si riunisce attorno a queste realtà, e appuntamenti pensati per far conoscere imprese consolidate e nuove imprese. Oggi, proprio dalla sede di ELIS a Roma parte il viaggio che attraverserà i prossimi 12 mesi.
“Oggi inauguriamo la quarta edizione e alla presenza di ben 70 Corporate – ha detto a StartupItalia Luciano De Propris, Head of Open Innovation & Sustainability Consorzio ELIS – Questo significa che OPEN ITALY viene sempre più percepita come iniziativa d’impatto, una community che favorisce l’incontro e il business che produce innovazione applicata anche grazie a due track annuali di progetti operativi, in cui Corporate, Startup, Junior Talent ed Expert lavorano insieme per raggiungere traguardi di innovazione concreti e avviare collaborazioni durevoli e proficue”.
C’è tempo anche per un bilancio di come è andato il 2019. Sempre De Propris: “Quest’anno chiudiamo con 20 progetti di co-innovazione multistakeholder all’attivo: A2A, ACEA (2 progetti), ANAS, Alstom, Arriva, Cattolica, Eni gas e luce (2 progetti), ItalFerr, Leonardo, Telepass, Terna, Trenord (2 progetti), SKY, RFI, SNAM (3 progetti). Un lavoro straordinario che siamo certi contribuirà a produrre impatto sul cliente finale/cittadino”.
Innovare per fare la differenza
Innovation to impact: la filosofia alla base dell’edizione 2020 di OPEN ITALY è racchiusa in queste tre parole, che racchiudono di fatto lo spirito che da sempre ha ispirato questo programma. Far lavorare insieme startup e corporate, su progetti reali e concreti, creando un impatto doppio: per le startup c’è l’opportunità di scalare e attingere alle risorse della corporate, mentre quest’ultima ottiene un sentiero privilegiato verso l’innovazione grazie al contributo delle prime. Si tratta, di fatto, di andare in cerca del talento in ogni sua forma: e di offrirgli un palcoscenico e una rappresentazione capaci di farlo esprimere al meglio.
OPEN ITALY fa anche un passo in più: quest’anno ci sarà un potenziamento significativo del programma di supporto allo sviluppo dei junior talent, un’occasione che diventa preziosa per fare community in senso lato. Studenti o chi si affaccia al mondo del lavoro possono ricevere una formazione avanzata da parte di mentor con una vasta esperienza, manager di grandi aziende possono confrontarsi con punti di vista nuovi e contaminarsi grazie alla freschezza di chi ha appena finito il proprio corso di studi. Si forma così un circolo virtuoso: i junior talent possono fare esperienza e puntare a diventare expert, punto di riferimento per le corporate, e magari nel proprio percorso fondare una startup con cui creare un business in chiave open innovation con un partner industriale.
“Le novità di quest’anno saranno focalizzate sempre più al consolidamento della community (working together) e alla realizzazione di progetti d’innovazione multistakeholder (real project) – spiega ancora De Propris a StartupItalia – In particolare valorizzeremo al massimo la spinta del nuovo semestre di Presidenza guidato da Marco Sesana AD di Generali per lavorare sull’upskilling e il reskilling delle competenze core per affrontare le future sfide di trasformazione digitale; lanceremo all’uopo uno strumento digitale di collaboration Corporate – Startup, daremo il via a un programma internazionale ITALY4THE PLANET a forte impatto sociale e implementeremo un Talent Program per Junior Innovation Consultant rivolto ai giovani talenti provenienti da tutta Italia”.
OPEN ITALY 2020
Dieci tappe in Italia, sei incontri per la community, sei incontri-seminari, tre tappe internazionali con due appuntamenti già fissati a Berlino e Londra: quest’anno poi si punta a crescere oltre le trenta le corporate del network ELIS coinvolte nel programma Open Italy 2019, per cercare di superare anche i 20 progetti portati a termine nel corso dell’anno solare e le 262 startup incontrate. Un obiettivo possibile anche viste le mete individuate fuori dall’Italia: Berlino e Londra sono due degli hub più importanti per l’innovazione in Europa, e non mancherà una tappa in un altro continente – organizzata ancora in collaborazione con Enel Innovation Hub (come nel caso della recente tappa a Boston).
A partire dal 16 dicembre verranno poi svelati anche i nuovi business need delle 70 corporate che saranno protagoniste dell’edizione 2020 di OPEN ITALY: centinaia di diverse opportunità per far incontrare la domanda con l’offerta a tema innovazione, per creare startup e servizi in linea con le effettive richieste di mercato. Per approfondire il tema e iscriversi all’edizione 2020, il sito ufficiale del programma.