In Umbria si terrà a fine settembre The Edible Planet Summit, un evento di due giorni in cui oltre 150 delegati da tutto il mondo proveranno a dare una risposta alle sfide del cibo, con una regia tutta italiana
Lo spreco di cibo, abitudini alimentari sbagliate, perdita di biodiversità, cambiamenti climatici, benessere animale, inquinamento e tanto altro ancora. Il sistema agroalimentare non gode di ottima salute e la pandemia ha scoperto i nervi di un settore che ha bisogno di una rivoluzione interna per reinventarsi e guarda con nuovo vigore alle sfide del futuro.
Sfide che sono tutt’altro che banali, visto che nel mondo presto saremo 9 miliardi di individui e che le risorse del pianeta sono limitate. L’innovazione è lo strumento che potrà risolvere i problemi che oggi abbiamo davanti, ma servirebbe una regia che coordini gli sforzi.
Un segnale importante arriverà dall’Umbria, il 17 e 18 settembre, quando 150 delegati da tutto il mondo prenderanno parte a The Edible Planet Summit, evento ideato per fare incontrare di persona la community che ruota attorno a Edible Planet Ventures, una piattaforma olistica che ha come missione quella di connettere talenti e risorse in giro per il mondo al fine di promuovere quel cambiamento tanto auspicato.
“Il sistema agroalimentare globale è segnato da molteplici criticità”, ci racconta Sharon Cittone, fondatrice di Edible Planet Ventures e tra gli animatori dell’esperienza di Seeds&Chips. “Nessuno può risolvere da solo la situazione, serve un approccio olistico che sia in grado di affrontare i problemi con strumenti diversi, mettendo a fattor comune gli sforzi e le risorse”.
Da qui nasce l’idea di The Edible Planet Summit, un evento pragmatico, in cui i partecipanti verranno coinvolti in un mosaico di incontri one-to-one, attività di co-design, workshop, esperienze immersive e networking.
Cuore dell’evento sarà la stesura della Edible Planet Chart, una carta che scaturirà dal dibattito dei differenti tavoli di lavoro e che offrirà strategie e linee guida concrete a tutti gli attori della filiera per innescare il cambiamento di cui abbiamo bisogno.
A guardare la lista degli invitati l’evento potrebbe benissimo svolgersi a San Francisco o a Singapore, ma sarà invece l’Umbria ad ospitarlo. Un po’ perché l’Italia sul cibo ha qualcosa da dire. Un po’ perché proprio in Umbria Edible Planet Ventures sta portando avanti un progetto molto ambizioso che potrebbe trasformare la regione in un vero e proprio hub globale per la food innovation, offrendo alle startup nostrane un ecosistema di crescita che nel Belpaese ancora manca.
Tra gli invitati ci saranno Saswati Bora di The Nature Conservancy, Paul Newnham di SDG2 Advocacy Hub, Nadav Berger di Peakbridge, Nadim El Khazen di Edmond de Rothschild, Million Belay di AFSA, Merijn Dols di Danone, Marc Oshima di Aerofarms, Jorge Pinto Ferreira della FAO, Jeff Tkach del The Rodale Institute, Guillaume Daoulas di Ÿnsect, Howard-Yana Shapiro della UC Davis e moltissimi altri che è possibile consultare qui. Insomma, un parterre variegato, cha va dalle grandi corporation alle associazioni di agricoltori, fino ad arrivare alle attrici di Hollywood e agli influencer.