Vantaggi e svantaggi, economici e burocratici, del costituire una startup innovativa, seguendo la procedura online, sul portale Registro Imprese, o andando dal notaio
Una volta capito se la propria idea di business vale la costituzione di un’impresa (e ne abbiamo parlato qui, elencando i 5 errori più comuni da evitare), il passo successivo è verificare se ci sono i requisiti per essere una startup innovativa (che sono in quest’altro articolo). Se sì, a quel punto non resta che occuparsi dell’atto costitutivo: o si va dal notaio o, dal 20 luglio 2016, in attuazione del Decreto ministeriale del 17/02/2016, è possibile eseguire l’intera procedura online, nella sezione dedicata del portale Registro Imprese.
Se si opta per questa seconda opzione, saranno abbattuti i costi notarili che, a seconda della regione in cui si costituisce la startup innovativa, oscillano tra i 1000 e i 2000 euro. Ci sono in ogni caso dei passaggi burocratici da eseguire, alcuni costi da sostenere e diventa fondamentale avere una buona conoscenza delle normative e degli elementi contenuti nell’atto costitutivo e lo statuto. Ma, prima di tutto, bisogna essere in possesso di una Pec, riferibile alla nuova impresa, di una firma digitale e creare un proprio profilo utente, registrandosi sul portale Registro Imprese. Una volta fatto il login, si hanno due possibilità: avviare la procedura insieme alla Camera di Commercio o senza. Il quadro si delinea così:
Step procedura online per costituzione startup innovativa | Con assistenza Cciaa | Senza |
Competenze normative necessarie | basse | elevate |
Verifica correttezza atto e statuto | Cciaa | startupper |
Registrazione all’Agenzia delle Entrate | Cciaa | startupper |
Costi registrazione all’Agenzia delle Entrate | 200 euro | 200 euro+bollo variabile (16 euro ogni 100 righe utilizzate) |
Appuntamenti in Camera | almeno 1 | almeno 1 |
Acquisto marca temporale | no | sì |
Invio pratica al Registro Imprese | Cciaa | startupper |
Costi pratica Registro Imprese | 0 | 0 |
Giorni per l’iscrizione al Registro Imprese | 1 | entro 10 giorni |
Iscrizione alla sezione speciale | Contestuale all’iscrizione al Registro Imprese | Successiva all’iscrizione al Registro Imprese |
Come funziona la procedura di costituzione
Il passaggio successivo, relativo alla vera e propria procedura di costituzione, è la compilazione delle voci dell’atto e dello statuto. Vanno indicati, rispettivamente: data e luogo, almeno un sottoscrittore, denominazione, sede, capitale sociale, conferimenti, chiusura esercizi, tipo di amministrazione, spese e tasse, allegati, richiedente – ovvero nome, cognome e codice fiscale del soggetto che provvederà alla registrazione fiscale del modello -, autenticazione opzionale (per eventuale pubblico ufficiale). Per lo statuto, si aggiungono: oggetto, durata, aumento di capitale, strumenti finanziari, quote di partecipazione al capitale sociale, trasferimento quote di partecipazione, eventuale quota di un socio deceduto, gestione recesso di un socio, possibilità di esclusione di un socio, modalità di adozione delle decisioni dei soci, anche attraverso quorum deliberativi, preavviso in giorni delle adunanze del consiglio di amministrazione, casi di scioglimento della società.
Non si tratta di informazioni banali e, anche se nella maggior parte dei casi le risposte possono essere selezionate da un menù a tendina, è importante essere esperti in materia o poter fare affidamento su un bravo commercialista che, però, abbia esperienza nella costituzione di startup innovative. Se, poi, si sceglie di non usufruire dell’assistenza della Camera di Commercio, c’è un po’ di burocrazia in più da gestire: per esempio, la registrazione fiscale degli atti all’Agenzia delle Entrate, che comporta un costo di 200 euro variabili (vedi tabella) da versare telematicamente tramite compilazione di F24. Se atto e statuto vengono modificati, la procedura va ripetuta. Per passare la pratica alla Cciaa, bisogna inviare, oltre all’atto e allo statuto, la ricevuta di registrazione fiscale, le dichiarazioni che attestano il possesso dei requisiti ed eventuali altri documenti. Sia in caso di esito positivo che negativo, è, poi, la Camera di Commercio a contattare l’utente per portare a termine le ultime procedure o richiedere correzioni.
Conclusione: se non hai le competenze normative ed economico-fiscali giuste, puoi decidere di andare dal notaio, mettendo in conto alcune spese ma evitando di gestire direttamente alcuni passaggi burocratici, oppure costituire la tua startup innovativa online, con l’assistenza della Cciaa. Se sei, invece, abbastanza esperto, la procedura online in autonomia è la scelta migliore. In qualsiasi caso, una cosa è certa: le spese da sostenere non saranno mai pari a 0.