800 metri quadrati per mostrare tecnologia al pubblico. Ma anche per contribuire al cambiamento della città e di tutta l’Italia: la trasformazione, anche a causa del Covid19, ha subito un’accelerazione che oggi è inarrestabile
Il sindaco Beppe Sala, all’inaugurazione del nuovo Spazio Lenovo a pochi passi dal Duomo di Milano e da Piazza San Babila, parla di “coraggio” e di “atto di fiducia”: aprire uno spazio aperto al pubblico in questo momento storico pare quasi una scommessa, ma la strada percorsa per arrivare a oggi – 15 settembre 2020 – è ovviamente stata imboccata molti mesi fa. C’era da parte di Lenovo l’ambizione e l’intenzione di cambiare il modo in cui il pubblico percepisce il marchio che nasce in Cina ma che oggi è ormai a tutti gli effetti una multinazionale attiva in 180 paesi: l’ambizione di avvicinarsi al proprio pubblico, mostrare tutto quanto c’è in catalogo (ed è davvero tanto), ma soprattutto diventare un pezzo riconosciuto e riconoscibile della vita quotidiana. Spazio Lenovo sarà un luogo di incontro, di formazione, di vita quotidiana: l’obiettivo è farsi trovare pronti quando tornerà, definitivamente, la normalità.
Ripartire in digitale
“Quando pensiamo alla digitalizzazione, alla tecnologia, la sua adozione ha senso quando aiuta a migliorare la vita dei cittadini”: così Gianfranco Lanci, manager italianissimo che guida la multinazionale Lenovo, nel suo intervento durante l’inaugurazione di Spazio Lenovo. Lanci ribadisce quello che tutti stiamo pensando: l’home working è qui per restare, ma la digitalizzazione è sempre più pervasiva e investe ad esempio la medicina che proprio in questa fase deve fare letteralmente gli straordinari per gestire l’emergenza sanitaria. Costruire una infrastruttura digitale non è l’unico passo da fare: serve costruire anche una cultura digitale, vista in chiave positiva anche tenendo conto di questioni che stanno a cuore ai cittadini come la privacy.
L’Italia vive un momento chiave: abbiamo avuto la “sfortuna” dice Lanci di dover gestire l’emergenza, nel suo massimo picco prima e forse in maniera più dura rispetto ad altri paesi. Lo abbiamo fatto partendo senza dubbio da una posizione di ritardo digitale, una vera e propria malattia endemica che ci trasciniamo dietro da anni. Essere costretti a digitalizzare in fretta e furia processi, attività, persino l’istruzione, ci ha garantito l’accelerazione di cui avevamo bisogno: sarà importante non perdere questo effetto collaterale dell’emergenza, cogliere l’opportunità per fare tutto ciò che non abbiamo fatto in questi anni, senza però rischiare di trascurare quei valori che una società digitale deve garantire ai suoi membri (lo ripete più volte Lanci: evidente l’intenzione di ribadire la vocazione “europea” della sua guida della multinazionale).
“In questo che è uno spazio fisico possiamo fare moltissime cose – spiega a StartupItalia Emanuele Baldi, Country Manager Lenovo Italia – Per esempio mostrare la tecnologia, e dove la tecnologia sta andando. Questo spazio verrà utilizzato per fare informazione, formazione, e creare sul nostro YouTube percorsi per formare e informare le persone. La tecnologia evolve costantemente: ciò che abbiamo a disposizione oggi l’abbiamo consumato ampiamente con la pandemia, e ora c’è una domanda importante con il mercato italiano in crescita esponenziale. Adesso dobbiamo fare un altro passo avanti: per continuare a migliorare la nostra produttività, efficienza, il modo in cui studiamo e lavoriamo. Intelligenza artificiale, 5G sono tutti driver di accelerazione: stiamo vedendo cambiare ed evolvere la domanda, alla ricerca di prodotti qualitativamente più elevati”. “Oggi un computer si cambia perché ho nuove esigenze – continua ancora Baldi – non perché un computer si è rotto. Ho bisogno di uno strumento che risponda alle mie esigenze, e credo che il nostro ruolo sia porsi come obiettivo di rispondere a queste esigenze nel modo migliore possibile. Tutti gli utenti finali hanno bisogno di entrare sempre più in contatto e avvicinare le aziende che producono tecnologia. Inoltre, oggi un computer non è più un semplice pezzo di ferro: i servizi, l’ecosistema che lo circondano sono fondamentali. L’utente deve poter operare in continuità, trovare il giusto supporto per tutte le sue esigenze appunto: è un percorso che abbiamo iniziato a sviluppare oltre due anni fa, e che anche attraverso Spazio Lenovo possiamo spiegare ai nostri clienti”.
Gli fa eco Nicola Procaccio, Country Lead Italia e EMEA Territory marketing director Intel: “La ragione per cui Lenovo ha dato vita a questo progetto si sposa perfettamente con il DNA di Intel: siamo da sempre il catalizzatore della tecnologia, e ciò che dice Baldi riassume perfettamente ciò che intendiamo fare qui accanto a Lenovo. Un’azienda che fa tecnologia non può fare solo innovazione hardware, deve essere in contatto con i trend del momento: sta a noi far comprendere come la tecnologia di ultima generazione possa garantire benefici al cliente ad ogni livello”. Senza trascurare il ruolo centrale, si potrebbe quasi dire nuovo ma di fatto il compimento di un percorso iniziato due decenni fa, che oggi il PC si sta ritagliando nella vita di tutti: “Questa evoluzione, o rivoluzione se volete, è frutto di due spinte – prosegue Procaccio – L’affermazione del cloud, nel quale siamo protagonisti, e ovviamente anche la pressione di questa emergenza sanitaria che sta cambiando la domanda. Ciò che ha iniziato a fare Lenovo in questo Spazio, Intel lo ha compreso e lo sposa: vogliamo accompagnare questa evoluzione con la nostra evoluzione. E se vogliamo far comprendere al consumatore il nostro lavoro, dobbiamo permettergli di sperimentare le nostre tecnologie per consentirgli di rendersi conto che ciò che è in grado di fare un PC oggi, magari equipaggiato con uno dei nostri processori di 11a generazione (presentati lo scorso 2 settembre, ndr), è esattamente ciò di cui ha bisogno in un dispositivo elettronico”.
Toccare con mano, respirare Lenovo
Ma non chiamatelo “negozio”: non è solo un negozio il nuovo Spazio Lenovo (anche se i prodotti in vendita si potranno acquistare grazie alla collaborazione con il partner Next), è sicuramente un catalogo fisico in cui toccare con mano i dispositivi che vanno dagli smartphone Motorola ai laptop delle linee Yoga, Ideapad, Thinkpad, ma la sua ideazione si appoggia su un’idea differente. Costruire un luogo in cui le persone si incontrano ogni giorno, in cui si danno appuntamento per un meeting o per un pranzo (c’è una caffetteria con cucina a vista che sarà aperta al pubblico), costruire un punto di riferimento tecnologico ulteriore per una cultura sociale che ormai non può ignorare la digitalizzazione in atto. Così come offrire un momento di alleggerimento: c’è una sezione dello store per il gaming, con tanto di postazioni per giocare, e nelle sale di Spazio Lenovo ci sarà anche l’opportunità di godere di appuntamenti dedicati all’intrattenimento.
Una città moderna come Milano, che oggi affronta un momento storico molto complesso, non può trascurare anche questo aspetto: a un passo dal quadrilatero della moda, crocevia mondiale del concetto stesso di made in Italy, l’apertura di Spazio Lenovo serve anche a sottolineare come il futuro del nostro Paese (e di Milano) passi anche attraverso la costruzione di relazioni e partnership con aziende hi-tech come la stessa Lenovo. La presenza del sindaco Sala testimonia questa presa di coscienza: Lenovo è stata accanto al Comune durante il lockdown, fornendo tra l’altro laptop per aiutare a molti studenti milanesi che ne avevano bisogno per proseguire la didattica, e vuole coltivare questo rapporto privilegiato con il capoluogo lombardo anche nel futuro.
L’idea di Spazio Lenovo nasce nel 2018: Milano è stata scelta per fare da capofila a un progetto che si allargherà a tutta Europa, racconta Luca Rossi (senior vice president Lenovo, e responsabile di tutta l’area EMEA), a testimonianza di un investimento che per Lenovo ha senso anche e soprattutto alla luce della emergenza sanitaria. I “cambiamenti permanenti” della società, dice, non hanno cambiato il bisogno di toccare con mano i prodotti o la mission “customer centricity” di Lenovo: anzi, paradossalmente questi cambiamenti possono costituire un volano a nuovi modelli di business, e ci sono molte opportunità da cogliere per entrambe le controparti in questo contesto storico.
L’Italia è stata scelta anche per questo: perché è un mercato importante, perché Milano è una “città all’avanguardia” dal punto di vista della tecnologia, ma anche per poter fare la propria parte nel costruire un futuro digitale per questo Paese. “Ma per scegliere Milano c’è anche una ragione in più – spiega ancora Baldi a StartupItalia, in una intervista a margine della opening ceremony – Al di là del fatto che il progetto è nato qui, Milano rappresenta per Lenovo da oltre 10 anni l’headquarter europeo: Lenovo ha voluto differenziarsi, scegliendo Milano: ci è stata data la possibilità di aprire la strada con Spazio Lenovo, ma è un progetto globale, non solo Italiano. Lenovo crede in questa iniziativa, e crede nell’Italia come punto di partenza”.
Cosa si farà a Spazio Lenovo
Non sarà un negozio, dicevamo: non solo. Certo ci saranno tutti i dispositivi marchiati Lenovo e Motorola, spesso anche in anteprima rispetto all’uscita sul mercato, e sarà possibile guardarli e acquistarli: ma qui l’obiettivo è fare di più, offrire al pubblico l’opportunità di guardare dentro Lenovo e comprendere la filosofia con cui è costituita l’offerta di hardware e servizi, così come contribuire come detto alla crescita complessiva della comunità in cui si inserisce Spazio Lenovo e di cui vuole fare parte. “Abbiamo iniziato un percorso che ci porta verso un obiettivo abbastanza chiaro – prosegue Emanuele Baldi – Abbiamo brand forti come Thinkpad, quasi un’icona nel mondo professionale, e vogliamo far continuare a crescere anche il nostro brand Lenovo: per farlo vogliamo che sia percepito sempre di più come un marchio che produce tecnologia innovativa, per offrire soluzioni che siano belle ma allo stesso tempo efficienti ed intelligenti. Ad esempio siamo già alla seconda generazione di smartphone foldable, e il prodotto è già in mostra qui allo Spazio Lenovo: per consentire all’utente finale di toccare letteralmente con mano ciò di cui stiamo parlando”.
A Spazio Lenovo si potranno seguire eventi di dibattito su temi importanti per la digitalizzazione (aperti al pubblico: per ora in modalità phigital, ma in prospettiva sempre più fisici), iscriversi a corsi di formazione su tecnologie e servizi all’avanguardia, partecipare ad appuntamenti pubblici di vocazione più pop. Il primo è una inaugurazione che vedrà la partecipazione di Alessandro Cattelan e altri ospiti (annunciati Mara Maionchi, Hell Raton, Francesco Mandelli, Júlio César, Samir Handanovic e Andrea Dovizioso) per raccontare al pubblico più ampio la novità costituita dalla nascita di questo luogo. Ma poi si parlerà di scuola, di intelligenza artificiale, di e-sport: temi che hanno un risvolto innegabile per la società, sia sul piano della vita quotidiana che su quello economico, per far conoscere e comprendere a tutti la portata e la sostanza di queste novità. Tutti temi che Lenovo ha scelto di abbracciare e raccontare nel suo Spazio.