Felice anche Rutte: nella bozza c’è il suo freno di emergenza. E Conte sibila: «Il mio Paese ha una sua dignità. C’è un limite che non va superato»
Tacciono i profili social dei Ventisette leader impegnati nel tour de force sul Recovery Fund. Dopo un breve passaggio in hotel più utile a rinfrescarsi che a riposare (non c’è tempo), sono ripresi gli incontri individuali in vista della seduta comune fissata per le 16 di oggi. Si sarebbe dovuta tenere nel pomeriggio di sabato, quindi era stata rinviata a domenica mattina, ma le immani differenze di vedute tra i Frugal Four guidati dall’olandese Mark Rutte e dall’austriaco Sebastian Kurz rispetto alle posizioni dei Paesi mediterranei hanno costretto a posticipare la riunione di 24 ore.
I Frugal Four più la Finlandia
Esulta l’Austria
Il solo leader a farsi sentire è il cancelliere austriaco Kurz, che dichiara: «I negoziati non sono ancora finiti, ma possiamo essere molto soddisfatti di essere riusciti a ottenere una riduzione dell’importo totale, che era la nostra richiesta principale, un aumento degli sconti per l’Austria e la garanzia che investimenti e riforme saranno controllati. È davvero un ottimo risultato».
Lite tra Francia e Austria
Proprio Kurz sarebbe stato protagonista di un alterco con il presidente francese Emmanuel Macron che sarebbe andato su tutte le furie quando il cancelliere austriaco, tra gli esponenti più duri dei Frugal Four, ha lasciato il tavolo per rispondere al telefono: «Vedete? – avrebbe detto l’inquilino dell’Eliseo – è la prova che qui perdiamo solo tempo tutti, ad alcuni Paesi non gliene frega niente di salvare l’Europa».
E non sarebbe stato nemmeno un caso isolato. Ieri, secondo quanto rivelano fonti italiane, all’avvio del vertice serale di Bruxelles, il presidente del Consiglio Conte avrebbe attaccato frontalmente l’omologo olandese Mark Rutte: «Vi state illudendo che la partita non vi riguardi o vi riguarda solo in parte – ha detto l’inquilino di palazzo Chigi-. In realtà -l’affondo -, se lasciamo che il mercato unico venga distrutto tu forse sarai eroe in patria per qualche giorno, ma dopo qualche settimana sarai chiamato a rispondere pubblicamente davanti a tutti i cittadini europei per avere compromesso una adeguata ed efficace reazione europea. Voi – ha aggiunto – avete dubbi perché le risorse finanziarie di cui ragioniamo oggi vi sembrano tante. In realtà è il minimo indispensabile per una reazione minimamente adeguata; se tardiamo la reazione dovremo calcolare il doppio o forse anche di più».
Esulta anche l’Olanda
Il leader dei falchi, l’olandese Mark Rutte, visionando la bozza preparata dal presidente del Consiglio europeo, il belga Charles Michel per fare addivenire tutti a un accordo entro oggi, avrebbe espresso felicitazioni perché viene contemplato anche il suo freno di emergenza. L’entusiasmo dei rigoristi sembrerebbe insomma lasciare intendere che il nuovo Recovery Fund accoglie tutte le istanze dei Frugal Four, rischiando però di lasciare insoddisfatte l’Italia, la Francia e la Spagna.
Cosa sappiamo del nuovo Recovery Fund
Conte ha rivelato che «Michel proporrà oggi una soluzione con una riduzione dei grants a 400 miliardi e 390 miliardi. La soluzione da 400 miliardi» di sussidi nel Recovery Fund «condurrebbe un maggiore sconto per i Paesi che ne hanno diritto e quella da 390 miliardi un minore sconto», ha aggiunto il presidente del Consiglio, parlando delle nuove poste Recovery Fund e agli sconti, i ‘rebates’, contenuti nel bilancio pluriennale che tanto fanno litigare i Paesi mediterranei con i Frugal Four.