Nulla di fatto per il piano di ricostruzione post pandemica. Qualche piccolo passo avanti ma restano divergenze importanti. von der Leyen: accordo potrebbe arrivare per agosto
Secondo le fonti, Charles Michel, il politico belga che presiede il Consiglio europeo, non ha abbandonato la riunione con il suo solito ottimismo. Qualche passo avanti sarebbe stato fatto, ma resterebbero divergenze significative sul Next Generation Eu, il pacchetto di aiuti da 750 miliardi destinato ai Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia (Italia, Spagna e Francia), un po’ grants un po’ prestiti. Ma il Recovery Fund non piace affatto né ai Frugal Four capeggiati dall’Austria né agli Stati del Gruppo di Visegrád condotti dall’Ungheria. I primi temono di pagare con le proprie tasse il mostruoso debito pubblico italiano, i secondi lamentano di non ricevere denaro a sufficienza.
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel
Michel: fatto passi in avanti, ma cammino resta complesso
“Nonostante il lavoro resti complesso tutti hanno mostrato, oggi, si essere impegnati, ora dobbiamo intensificare i contatti”, così, secondo quanto riferiscono fonti interne, Michel lasciando il proprio ufficio. “Sul Recovery fund e il bilancio c’è un consenso emergente ma allo stesso tempo non dobbiamo sottostimare le differenze di visione sui diversi punti che ancora ci separano. È necessario continuare la discussione”.
von der Leyen: accordo potrebbe arrivare per agosto
Più ottimista la numero 1 della Commissione europea. “La prima discussione” su Recovery fund e bilancio “è stata molto positiva”, i leader hanno affermato di volere “un accordo prima di agosto” e sono consapevoli che “il successo del Recovery plan dipende anche dalla sua rapida adozione”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen al termine del vertice europeo.
Il primo ministro olandese Mark Rutte e Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea
Ha ripetuto quanto aveva già detto ieri parlando al Bundestag, la cancelliera tedesca Angela Merkel collegata al Consiglio europeo, ovvero che la recessione economica si sta manifestando con maggior gravità rispetto alle attese, dunque occorre mettere a terrà il Next Generation Eu da 750 miliardi entro la pausa estiva. Un avvertimento rivolto soprattutto al fratello minore di Berlino, l’Austria, cui la Germania potrebbe al più concedere un taglio della misura da 750 a 500 miliardi, dicono alcune fonti. Si tornerebbe insomma al Recovery Fund così come disegnato in origine da Angela Merkel e Emmanuel Macron, che era appunto di mezzo triliardo. Una somma molto lontana dai mille – millecinquecento miliardi chiesti invece da Italia e Spagna.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
Recovery Fund, monito della Merkel
L’Unione europea sta affrontando la recessione più grave dalla Seconda guerra mondiale e ha tutto l’interesse a varare il Recovery plan entro la fine dell’estate, prima di eventi come le elezioni americane. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel agli altri 26 leader dell’Unione nel corso del Consiglio europeo, secondo fonti riportate da Bloomberg. La cancelliera ha aggiunto che i leader europei si devono vedere de visu al più presto. Una nuova riunione, la prima fisica dalla fine dell’emergenza sanitaria, era già stata preventivata entro la metà di luglio ma potrebbe essere anticipata.
Conte: “Il Consiglio non manchi all’appuntamento con la Storia”
“La Commissione europea e la BCE non hanno mancato l’appuntamento con la Storia. Ora è il turno del Consiglio Europeo di essere all’altezza della sfida e di dare un segnale politico forte. A me non piace la formula “compromesso”, preferisco si lavori per una “decisione politica ambiziosa”, ha detto durante la riunione il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ripetendo le parole scandite il 17 in Parlamento.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte
I Frugal Four non cederanno facilmente
“Il Recovery Fund non deve aprire la strada a una Unione del debito” perciò “deve esserci un limite di tempo” e “si deve discutere di chi paga quanto, di chi beneficia di più e di quali condizioni vincolano gli aiuti”. Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz in un messaggio diffuso su Twitter. “L’Austria è ben coordinata con Danimarca, Olanda e Svezia” e vuole “contribuire” al dibattito Ue, ha sottolineato Kurz, “l’obiettivo” di Vienna “è mostrare solidarietà ai Paesi più colpiti dal coronavirus”.
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz
Nuove crepe tra i Frugali?
Dopo il leggero e pallido distinguo della Danimarca, che ha affermato di voler collaborare a modificare il Recovery Fund senza arrivare a misure drastiche come il veto, oggi si è registrato anche un’altra dichiarazione inattesa. Il primo ministro olandese, Mark Rutte, a lungo capo dei falchi più rigoristi, avrebbe infatti speso parole di elogio sia per come l’Italia ha affrontato la pandemia, sia per lo spirito con cui sta programmando la ricostruzione. Smottamenti anche all’interno del Gruppo di Visegrád: secondo i broker, Polonia e Slovacchia non sarebbero più contrarie al piano, avendo comunque bisogno di accedere a quei fondi piuttosto velocemente.
BCE: “Mercati calmi solo perché attendono risposte”
Se i Governi non raggiungeranno un accordo sulle misure di stimolo per rilanciare e sostenere la ripresa economica dopo l’emergenza Coronavirus, i mercati rischiano di essere esposti. È il monito che, secondo quanto riferisce Bloomberg, ha lanciato oggi, nel giorno della videoconferenza dei leader europei, la presidente della BCE, Christine Lagarde. La numero uno della Banca Centrale Europea ha spiegato che la calma sui mercati finanziari è dovuta proprio al fatto che è atteso dagli investitori un intervento dei Governi dell’Unione ma se tale intervento non dovesse manifestarsi, si manifestasse troppo ridotto rispetto alle aspettative e o troppo tardi, allora il ‘sentiment’ potrebbe cambiare, travolgendo le Borse.