Il debutto entro fine anno in cinque punti del capoluogo lombardo. Nel 2019 la crescita toccherà anche l’estero per puntare a diventare “terza piazza” del mondo food. StartupItalia! ha intervistato il cofondatore Enrico Pandian
Siamo sempre più attenti alle novità del mondo delivery food. Capita però che queste non combacino con i nostri orari e la nostra fame. Fresco Frigo nasce per questo: proporre cibo fresco, di alta qualità e prodotto da un fornitore riconoscibile, come un ristorante, che dista al massimo 500 metri da questa food machine. È il mercato che si allarga per venire incontro alle scelte più salutiste in campo alimentare e ai problemi di logistica quando nelle ore di punta la consegna del cibo a domicilio fa “ruggire” lo stomaco. Entro fine anno sarà Milano il primo test di Fresco Frigo con cinque esemplari complessivi installati in due località ancora sconosciute.
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«Sei mesi fa l’idea era quella di creare dei supermercati dentro container, ma con il co-founder di Fresco Frigo, Tommaso Magnani, abbiamo scelto una soluzione più snella». Enrico Pandian, già fondatore di Supermercato24 e di Checkout Technologies ha raccontato a StartupItalia! i primi passi mossi da questo nuovo progetto di impresa che sta per chiudere il primo aumento di capitale da 150mila euro. «Entro fine anno – spiega Pandian – lanceremo il secondo da 350mila. In tanti ci credono, anche investitori che partecipano con ticket piccoli».
Come funzionerà Fresco Frigo?
Scaricando l’app, registrandosi e aprendo il Fresco Frigo disponibile nel proprio ufficio proprio come si fa con il suo antenato domestico. «Una volta sbloccata la porta in vetro, si potrà scegliere quale prodotto comprare. La struttura è identica a quella di un frigorifero, senza scompartimenti o sezioni interne da sbloccare a loro volta». A quel punto, preso un primo cucinato in giornata, una macedonia fresca o una barretta energetica, sarà la tecnologia RFID a rilevare il prodotto prelevato e addebitarne il costo al cliente. Ma il cibo è proprio fresco? «Quello che si troverà dentro gli esemplari Fresco Frigo – precisa Pandian – è cucinato per essere venduto e consumato al massimo entro due giorni».
L’obiettivo principale è la crescita rapida, in Italia e all’estero. Il 2019, secondo i piani dei fondatori, vedrà l’installazione a Milano di 220 Fresco Frigo distribuiti tra centro e periferia, sempre all’interno di uffici o complessi residenziali. L’investor deck specifica che il target è una media/grande azienda che impiega almeno 200 persone; stesso discorso quantitativo va fatto per gli atri di grandi condomini, dove nel Fresco Frigo si troveranno cibi diversi rispetto a quelli installati nei luoghi di lavoro (spuntino notturno vi dice qualcosa?).
Cosa c’è in frigo?
La fase di industrializzazione di Fresco Frigo prevede anche la realizzazione di modelli più piccoli, adeguati magari a uffici e realtà ridotte, dove l’utenza è sempre più alla ricerca di cibo sano. I fondatori Pandian e Magnani sono partiti dai numeri eloquenti presentati nell’investor deck: in Italia il food delivery ha un mercato potenziale da 7 milioni di persone, un valore di 2,4 miliardi l’anno e una crescita annua dell’11%. «In sostanza – commenta Pandian – mangiamo sempre di più cibo che non è cucinato da noi».
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Fresco Frigo punta così a diventare una «terza piazza», aggiungendosi ai ristoranti e alle app del delivery food. «I ristoranti che venderanno i loro piatti si troveranno al massimo a 500 metri di distanza da un Fresco Frigo. Il cliente – aggiunge Pandian – potrà riconoscere quel cibo perché magari lo ha già provato. Non volevamo creare un nuovo marchio o una nuova linea food, ma noleggiare questa vending machine a chi già fa piatti di questo tipo». A richiedere cambiamenti simili è anche il mondo del lavoro, dove crescono le aziende che investono per una maggior gradevolezza degli spazi, garantendo ai propri dipendenti un posto dove è possibile coltivare buone abitudini alimentari.
Fresco Frigo contro il junk food
Piccoli spazi per grandi guadagni: ogni esemplare di Fresco Frigo occupa un metro quadro con un ricavo annuo stimato è di oltre 50mila euro. Dai dati finora disponibili la tariffa mensile per il fornitore sarà di 300 euro con tutti i costi a suo carico, dal packaging al trasporto fino al ritiro dell’invenduto. Almeno in Italia, Fresco Frigo è un primo tentativo di innovazione nel mondo delle vending machines: 800mila distributori automatici sparsi lungo la penisola dove, nella maggior parte dei casi, vengono proposti cibi ipercalorici e bevande zuccherate.