Secondo il Fondo monetario internazionale, la pandemia nel Vecchio continente brucia quasi 3.000 miliardi
L’Europa traballa. Troppe incertezze ne minano la stabilità. Lo rileva il Fondo monetario internazionale nel suo ultimo rapporto sul Vecchio Continente. «L’outlook è eccezionalmente incerto. Il ritorno in corso delle infezioni in tutta Europa rappresenta forse il più grande rischio, in questo momento. Una Brexit senza accordo aggiungerebbe un altro choc potenzialmente considerevole» all’economia europea che avrebbe la sfortuna di innestarsi, scrive l’FMI, in piena pandemia.
LIVE: Press briefing on the latest regional economic outlook for #Europe. https://t.co/l6JYUrpqQh #IMFmeetings #REOEurope https://t.co/kyThvm18jl
— IMF (@IMFNews) October 21, 2020
Cosa dice l’FMI
In Europa, «i rischi rimangono significativi e sono in aumento con la seconda ondata di infezioni che si sta intensificando. Vista la considerevole incertezza, le politiche devono continuare in modo risoluto a sostenere la ripresa», dicono sempre dall’FMI, anche se è prevista per l’Europa una crescita nel 2021 del 4,7%, la ripresa sarà minore del 6,3% rispetto a quella prevista prima della pandemia, «implicando una perdita di quasi 3000 miliardi di dollari. Molte di queste perdite non saranno recuperate nel medio termine».
Prosegue l’emissione di Eurobond
Intanto, continua l’emissione di obbligazioni comunitarie per finanziare SURE, il programma di sostegno finanziario delle “casse integrazioni” nazionali attraverso prestiti agli Stati: complessivamente dovrebbe essere di 13 miliardi. È quanto ha indicato (indirettamente) la Commissione europea che prevede «il totale del volume previsto per il 2020 attorno a 30 miliardi di euro». Il primo lancio dell’obbligazione sociale (social bond) è stato effettuato ieri con due bond uno da 10 miliardi scadenza 2030, l’altro da 7 miliardi scadenza 2040. Il commissario al bilancio, Johannes Hahn, ha indicato che “con questa operazione la Commissione europea ha compiuto un primo passo verso un ruolo da protagonista nei mercati mondiali dei capitali di debito. Il forte interesse degli investitori e le condizioni favorevoli di cui ha goduto il collocamento dell’obbligazione costituiscono un’ulteriore prova del grande interesse per le obbligazioni della Ue”. Si sono poste le basi per la creazione di un “safe asset” finanziario europeo che rafforzerà il ruolo internazionale dell’euro: il bond per SURE è solo il primo eurobond emesso e garantito da Bruxelles. Presto saranno emessi quelli per il Next Generation Eu per un totale di 750 miliardi di euro. La Commissione non si era mai presentata al mercato per conto degli Stati per operazioni di tale volume. La prossima emissione di bond è attesa a dicembre.