L’azienda cresce in tutta Europa, ma registra i dati migliori nel nostro Paese. La filiale italiana archivia un biennio da record e per il 2018 promette nuove tratte e più occupazione
Quanti autobus occorrono per trasportare sette milioni di persone? Quelli della flotta di FlixBus, l’operatore tedesco che si sta confermando leader nel settore del trasporto passeggeri su gomma. Anche e soprattutto in Italia. Dal 2015, quando i caratteristici pullman dalla livrea verde sono arrivati sulle nostre strade, al dicembre 2017, hanno infatti portato su e giù per la Penisola sette milioni di passeggeri.
Che cosa è successo a FlixBus nel 2017
Si tratta di un numero che ha sorpreso positivamente gli stessi vertici aziendali, soprattutto a fronte dei tanti ostacoli, legislativi e non solo, che in molti hanno provato a posizionare davanti ai loro pneumatici. “Le difficoltà con cui ci siamo dovuti confrontare nel 2017 (ne avevamo parlato qui ndr) non ci hanno impedito di continuare a lavorare nella direzione di un’Italia più connessa e di estendere sempre di più la nostra rete, in linea con la necessità di colmare il gap infrastrutturale ancora esistente in diverse aree del Paese e di garantire uno strumento di mobilità efficace ed economica per tutti”, ha dichiarato a StartupItalia! Andrea Incondi, Managing Director di FlixBus Italia.
“Con il ritiro degli ultimi emendamenti anti-FlixBus presentati alla Legge di Bilancio lo scorso dicembre – ha aggiunto – le vicende che per mesi hanno minacciato la nostra esistenza, iniziate con la presentazione dei primi emendamenti al Decreto Milleproroghe a febbraio, si sono finalmente concluse”. “Siamo lieti che il Parlamento abbia agito con responsabilità opponendosi all’iniziativa anticoncorrenziale di pochi, e siamo grati al Governo per aver sempre supportato le ragioni della giusta concorrenza riconoscendo i benefici che il nostro modello di business ha comportato per i nostri passeggeri, per il settore e per le oltre 50 aziende partner che in Italia collaborano con noi. La concorrenza alla fine ha prevalso, e a beneficio di tutti”.
Espansione record in Italia
Gli autobus low cost, insomma, hanno conquistato il cuore (e il portafogli) degli italiani. L’incremento è stato esponenziale se si pensa che, nel 2017, ha viaggiato sui pullman FlixBus più del doppio degli utenti dell’anno precedente. Questi risultati permettono alla compagnia tedesca di continuare a espandersi nel nostro Paese, con un duplice beneficio per i consumatori e per chi è in cerca di impiego. “Dopo il ritiro degli ultimi emendamenti – ha puntualizzato Incondi – possiamo finalmente tornare a investire in Italia e a concentrarci sui nostri progetti, creando nuova mobilità e continuando a lavorare per portare innovazione in un settore che non smette di crescere. Per i prossimi mesi – anticipa a StartupItalia! il Managing Director di FlixBus Italia – è prevista sul territorio italiano un’espansione record, che porterà all’ingresso di 150 nuove città italiane nella nostra rete, e che avrà importanti conseguenze anche sul piano occupazionale: attualmente sono oltre 1.000 le persone impiegate per conto di FlixBus presso le aziende partner italiane, tra autisti, addetti alla manutenzione e altre figure, e in linea con l’esigenza di accrescere la nostra flotta prevediamo un incremento importante di posti di lavoro sul territorio nazionale”.
40milioni di passeggeri in Europa
La crescita dell’operatore è costante e omogenea in tutta Europa. Si registrano infatti numeri impressionanti anche nel resto del Vecchio continente: nel solo 2017 sono stati 40 milioni i passeggeri che hanno scelto di viaggiare con FlixBus, un dato che conferma un trend positivo in aumento del 33%. Le passate festività natalizie hanno impresso una accelerazione ulteriore che ha riguardato 2 milioni e mezzo di utenti. André Schwämmlein, fondatore e amministratore delegato di FlixBus, ha affermato: “Anche nel 2018 continueremo a offrire ai nostri passeggeri un’alternativa valida e sostenibile all’auto privata, attraverso la progressiva estensione della nostra rete e la sua integrazione con altre soluzioni di mobilità collettiva, a beneficio di chi si sposta in Europa e dell’ambiente. In particolare, nutriamo grandi aspettative per l’Italia, che tra i mercati in cui operiamo rappresenta, in assoluto, quello con il tasso di crescita più elevato”.