Il sito di e-commerce ha lanciato anche una skill Alexa per sostenere chi lotta contro la pandemia
In Italia il gigante dell’e-commerce Amazon ha effettuato una donazione complessiva di 3,5 milioni di euro. Alla Protezione Civile, in prima linea nell’emergenza coronavirus, ha destinato 2,5 milioni e un milione andrà a organizzazioni no profit e territori dove lavorano e vivono i dipendenti della multinazionale di Jeff Bezos. «Crediamo che il nostro ruolo nel fornire un servizio ai clienti e alle comunità, in questo momento, sia cruciale – ha dichiarato Mariangela Marseglia, VP e Country Manager di Amazon.it e Amazon.es – Oltre ad assicurarci che i clienti italiani possano ottenere i prodotti di cui hanno più bisogno, tutelando la sicurezza dei nostri dipendenti e partner, vogliamo offrire un ulteriore contributo alla lotta al Coronavirus».
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Amazon: la donazione si fa anche con Alexa
La gara di solidarietà per sostenere ospedali, terapie intensive, personale medico e tutte le strutture impegnata nel contrastare la pandemia ha collezionato i nomi di tantissime aziende, piccole e grandi, oltre all’impegno disinteressato di moltissimi comuni cittadini. Come si legge sul sito ufficiale, Amazon ha anche lanciato un “pulsante per donare” sul sito e una skill Alexa per semplificare le donazioni di tutti i clienti che vogliano dare il proprio contributo alla Protezione Civile. In questo modo chiunque può effettuare donazioni con Amazon Pay attraverso pochi click, senza effettuare acquisti, o utilizzando il comando vocale “Alexa, voglio fare una donazione per il Coronavirus”.
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Nelle ultime settimane il gigante dell’e-commerce aveva comunicato che avrebbe gestito soltanto gli ordini che riguardano beni di prima necessità per servire soprattutto i clienti che necessitano di cibo e non possono uscire di casa. Un’altra notizia che riguarda la multinazionale di Bezos viene dagli Stati Uniti, dove l’azienda ha annunciato un piano straordinario per assumere 100mila nuove figure di modo da contrastare la disoccupazione che colpisce gli USA. Gli ultimi dati parlano di più di 3 milioni di persone che hanno perso il lavoro per colpa del coronavirus.