E’ stato lanciato oggi Five Seasons Ventures, un fondo da 60 milioni che punta a far crescere startup e aziende innovative nel mondo agri-food. Sede a Parigi e Bologna, testa tutta italiana
Se ne parlava ormai da mesi e alla fine l’annuncio é arrivato. Oggi ha fatto il suo debutto Five Seasons Ventures, una società di gestione da oltre 60 milioni di euro dedicata alle startup e alle aziende innovative che operano nel mondo agro-food. Due le sedi, a Parigi e Bologna. La prima sta diventando, anche grazie al governo Macron, un hub sempre più importante per le startup. La seconda é il cuore della Food Valley italiana.
Una buona notizia per il Belpaese e per l’Europa, che arranca dietro a Stati Uniti, Israele, Cina e Gran Bretagna quando si parla di investimenti nell’innovazione lunga la filiera agroalimentare. Basti pensare che nel report di AgFunder, di cui abbiamo parlato in questo articolo, sono poche le realtà europee ad avere chiuso deal interessanti nel 2017. Five Seasons Ventures promette di cambiare le cose: avrà a disposizione 60 milioni per dare ossigeno alle realtà che vogliono fare innovazione senza traslocare fuori dal Vecchio Continente.
Tra gli investitori il Fondo Europeo d’Investimento, Nestlé, il Fondo Italiano d’Investimento e Bpifrance oltre a family offices internazionali. Al progetto guardano con interesse anche tanti gruppi industriali dell’agri-food che al loro interno sono poco propensi all’innovazione e la cercano all’esterno con acquisizioni o partecipazioni.
Due italiani alla guida del fondo
Due le menti dietro al fondo che parla italiano e francese: Ivan Farneti (nella foto a sinistra) e Niccolò Manzoni (a destra). Farneti, con oltre 20 anni di esperienza di venture capital, ha realizzato investimenti per un valore complessivo di oltre 1.5 miliardi di dollari. La sua esperienza inizia come investment manager in Deutsche Bank Tech Ventures e poi come partner del fondo Doughty Hanson Tech Ventures e come membro del Board dell’acceleratore Seedcamp.
Niccolò Manzoni é uno dei primi investitori europei ad aver capito le potenzialità del FoodTech. “I consumatori stanno mostrando sempre più interesse nel cibo che comprano e mangiano, nelle loro diete, nella riduzione di sale, zucchero e grassi saturi, ma anche interesse nella nutrizione personalizzata e ai benefici della comprensione del microbioma intestinale“, spiega Manzoni. “A Five Seasons Ventures cerchiamo aziende che possono cambiare la dinamica di questo settore, che hanno tecnologie provate, l’inizio di trazione commerciale e sono nel mirino strategico delle grosse aziende agro-alimentari”.
Manzoni nasce come manager di un importante Family Office inglese, ha costruito un portafoglio di dieci delle aziende che hanno definito il settore del FoodTech, quali Impossible Foods (proteine vegetali), Perfect Day (latte senza mucche), Beyond Meat (proteine vegetali), Clear Labs (tracciabilità) e Memphis Meats (agricoltura cellulare). Ai due fondatori si aggiunge un team con esperienza pluridecennale nell’industria agro-alimentare, tra cui Giancarlo Addario (ex Barilla) basato a Bologna, Marco Iotti (ex Nestlé) e Rob Wylie (ex Shell Agrichem).
Il settore Food é in una fase di profondo cambiamento
D’altronde il mondo del cibo, dal campo alla forchetta, sta vivendo un momento di fermento. Le sfide sono epocali: sfamare una popolazione in aumento, gestire i cambiamenti climatici, assicurare cibo sano e nutriente a tutti. E poi i megatrend del consumo, spinti anche dall’entrata sul mercato dei Millennials, attenti alla tecnologia (il Food delivery insegna), ma anche alla sostenibilità sociale e ambientale delle produzioni agricole, fino al packaging e alle diete personalizzate.
“Nel 2018, l’opportunità di investire in Foodtech mi ricorda dove il mercato del software e di internet erano nel 1997, quando l’ondata di innovazione non trovava ancora un’adeguata offerta di capitale specializzato a finanziarla”, spiega Farneti. “Questo è il momento di investire nel FoodTech innovativo, e con Five Seasons Ventures ci siamo mossi per primi, portando capitali istituzionali e la mentalità del venture capital anche in questo settore”.
Ma a chi guarda Five Seasons Ventures? Alle startup naturalmente (series A), ma anche alle aziende innovative. Focus su tracciabilità delle produzioni agricole e del cibo. Alimentazione sana e accessibile, ad esempio con investimenti in fonti alternative di proteine e nutrizione personalizzata. Food waste e aumento sostenibile delle produzioni agricole. Insomma, più cibo, di migliore qualità, per tutti. Senza gravare sul Pianeta.