A gennaio oltre 24mila persone hanno perso il lavoro nelle società del settore. Sarà un nuovo anno dell’efficienza?
eBay ha annunciato il licenziamento del 9% del proprio organico, all’incirca mille dipendenti. La notizia va letta alla luce di quanto sta succedendo in tutto il panorama tech americano e non solo. A gennaio 2024, secondo i dati, sono oltre 24mila le persone che sono state licenziate da società tecnologiche: un rapido sguardo al grafico suggerisce che potremmo essere di fronte a una nuova tornata di licenziamenti di massa, come avvenuto nel primo semestre del 2023. Un anno fa il Ceo di Meta Mark Zuckerberg parlava di anno dell’efficienza e a maggio scorso si è toccato il picco annuale con oltre 56mila figure che hanno dovuto fare gli scatoloni. Secondo gli esperti questo fenomeno non rappresenta affatto una crisi delle multinazionali o del modello Silicon Valley: sarebbe invece in corso un riassestamento dopo le assunzioni di massa avviate durante gli anni della pandemia, quando i consumi digitali sono aumentati a causa dei lockdown.
Perché eBay licenzia?
Ma perché eBay licenzia? Il Ceo dell’azienda Jamie Iannone ha avanzato motivazioni che, a dire il vero, corrispondono a quelle che tutti gli ad generalmente comunicano quando bisogna licenziare: «Pur facendo progressi rispetto alla nostra strategia – le sue parole – l’organico e le spese complessive hanno superato la crescita del nostro business. Per risolvere questo problema, stiamo attuando cambiamenti organizzativi che allineano e consolidano alcuni team per migliorare l’esperienza end-to-end e rispondere meglio alle esigenze dei nostri clienti in tutto il mondo». eBay non è l’unica azienda tech che ha licenziato nelle ultime settimane: abbiamo scritto di quanto successo a Google per esempio. Per quanto riguarda tuttavia la situazione di eBay negli ultimi tempi la società ha attraversato problemi legali con accuse da parte del governo USA di vendere prodotti che inquinano l’ambiente.