Nella nuova legge di Bilancio da 30 miliardi di euro sono previsti nuovi bonus per mobili, asili nido e fringe benefit per i nuovi assunti. Scopriamoli tutti nel dettaglio.
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Bonus casa e ristrutturazioni
Nella Manovra finanziaria sono confermati per un altro anno il bonus ristrutturazioni al 50%, ma solo per le prime case. Da gennaio, assieme all’ecobonus, resterà, quindi, al 50% per le prime unità immobiliari, mentre scenderà al 36% per le altre. Viene confermato il tetto di spesa detraibile a 96.000 euro per unità immobiliare. Per il 2026 e 2027, le spese sostenute “dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale” godranno di una detrazione al 36%, mentre per le altre abitazioni sarà del 30%. Stessa cosa anche per il sismabonus, ma senza tetto di spesa: nel 2025 sarà al 50% sulla prima casa e 36% dalla seconda; per il 2026 e il 2027 36% sulla prima casa e 30% sulle altre.
Il bonus mobili
È stato prorogato solo per il 2025 il bonus mobili, originariamente in scadenza al 31 dicembre 2024, con la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute entro un limite massimo di spesa di 5mila euro.
Le agevolazioni alla natalità
Tra le novità della Manovra, in tema di natalità, c’è la “Carta nuovi nati”, un contributo di 1.000 euro entro i 40mila euro di Isee per far fronte alle prime spese per ogni nuovo nato. Novità anche per la decontribuzione per le mamme lavoratrici, il cosiddetto “bonus mamme“: il contributo non sarà più destinato solo alle dipendenti ma verrà esteso alle autonome con almeno due figli, con reddito fino a 40mila euro e che non abbiano un regime forfettario. Si rafforza e diventa strutturale il bonus asilo nido, che può arrivare fino a 3.600 euro l’anno per i genitori di bambini nati nel 2024 che abbiano un secondo figlio di età inferiore ai 10 anni e un Isee minorenni sotto i 40mila euro. Inoltre, l’assegno unico viene escluso dal calcolo dell’Isee.
La Carta “Dedicata a te” e le agevolazioni per i lavoratori
La Carta “Dedicata a te” viene finanziata con 500 milioni anche nel 2025 e nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi all’occupazione di giovani e donne, anche relativamente ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027. Confermata anche la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie, la transizione digitale ed ecologica. E anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività ai lavoratori
I fringe benefit
I fringe benefit sono confermati e arrivano a importi maggiorati per i neoassunti che si spostano oltre i 100 km. con la soglia di esenzione a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e a 1.000 euro per tutti gli altri. Arrivano anche importi maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza oltre i 100 chilometri di distanza. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha anche lanciato la proposta: «Detassiamo per il triennio i premi di risultato», che passano «dal 10 al 5%».