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La sordità non è un nemico da temere. A dispetto di pregiudizi e ignoranza, che ancora oggi portano avanti considerazioni e atteggiamenti sbagliati su questo argomento, tutti possono e devono potersi realizzare. Da queste considerazioni nasce l’esperienza di “The Deaf Soul”, creata da Chiara Bucello e Ludovica Billi: un portale per la comunicazione e l’informazione delle persone con disabilità uditive e la lingua dei segni, dove viene utilizzato un linguaggio che sa coinvolgere tutti e tutte oltre le barriere della disabilità e della diversità, favorendo l’accessibilità e l’accettazione e dimostrando che la sordità può arricchire le relazioni umane.

Consapevolezza e accettazione

“The Deaf Soul”, che significa “anima sorda”, è nato durante la pandemia con lo scopo di divulgare la sordità a 360º, affrontando pregiudizi, falsi miti e informazioni errate. 

“Vogliamo far riflettere sul fatto che l’argomento della sordità riguarda tutte le persone, sorde o udenti”, racconta a Startupitalia Chiara Bucello, una delle due fondatrici di questa realtà:  “Ogni giorno, ci impegniamo a lavorare su alcuni  punti per assicurare che tutti si sentano inclusi e rispettati”. Prima di tutto l’accessibilità, “assicurandoci che gli spazi e le tecnologie siano accessibili e gli ambienti contengano segnalazioni visive”. Poi la  sensibilizzazione e la formazione, “educando il personale su come comunicare in modo inclusivo, promuovendo consapevolezza e accettazione delle culture sorda”. In ultimo l’empatia e il rispetto, “ascoltando attivamente le esigenze individuali, evitando stereotipi e discriminazioni”.

L’inclusione anche tramite i social 

“Con The Deaf Soul ci impegniamo molto sui social media, specialmente su Instagram – prosegue Buccello -. Questa piattaforma ci ha permesso di creare un forte legame con la nostra community e di offrire supporto e risorse per le persone sorde e per chiunque sia interessato alla sordità”. 

Oltre a fornire aiuto, si sono anche create relazioni significative con i follower: “Attraverso post informativi, storie coinvolgenti e risorse condivise, abbiamo visto un impatto positivo sulla consapevolezza, sull’educazione e sul sostegno reciproco all’interno delle persone sorde e tra coloro che vogliono imparare di più sulla sordità”.

Facilitare il dialogo tra persone sorde e udenti 

Un aneddoto significativo che la fondatrice di The Deaf Soul ama condividere riguarda una conversazione avuta “con un giovane sordo che ci seguiva sui nostri canali. Era un adolescente che si stava confrontando con molte sfide legate alla sua identità e alla sua sordità. Attraverso i messaggi privati su Instagram, abbiamo iniziato a parlare delle sue preoccupazioni, delle sue esperienze. Aveva difficoltà a trovare modi per esprimere se stesso e a trovare persone con cui condividere le sue esperienze. Tuttavia, attraverso il supporto e le risorse che abbiamo condiviso su The Deaf Soul, ha iniziato a sentirsi più fiducioso e a trovare un senso di appartenenza”. 

Dai social all’organizzazione degli eventi: “Dal 2023 abbiamo avviato una serie di appuntamenti focalizzati sull’interazione tra udenti e persone sorde. Abbiamo intrapreso questa iniziativa con l’obiettivo di facilitare il dialogo tra le persone sorde e quelle udenti, promuovere la reciproca conoscenza e offrire l’opportunità di apprendere dalle esperienze degli imprenditori sordi, che hanno aperto i loro locali superando numerosi ostacoli”. Il potere della connessione e della condivisione online ha avuto un impatto tangibile sulla vita del giovane: “Ha iniziato a sentirsi meno solo e più connesso a persone che condividono le sue esperienze. Questo aneddoto sottolinea l’importanza di creare spazi sicuri e inclusivi online dove le persone possono trovare supporto, comprensione e connessione”.

Educare la società e promuovere l’accessibilità

Per l’inclusione delle persone sorde nella vita sociale e lavorativa, sono stati fatti progressi significativi come leggi protettive, tecnologie accessibili e programmi di sensibilizzazione, tuttavia “mancano ancora opportunità di formazione specifica, supporto continuo nei luoghi di lavoro, infrastrutture adeguate e incentivi per i datori di lavoro. Occorre continuare a migliorare questi aspetti per garantire una piena inclusione”. 

Per fortuna, accanto a qualche ombra, ci sono anche i tanti passi in avanti fatti sul percorso del rispetto e dell’accettazione. “Negli ultimi anni – conclude Bucello – c’è stato un progresso verso una maggiore accettazione delle persone sorde. Questo è dovuto a un aumento della consapevolezza, agli avanzamenti tecnologici e alla crescita di conoscenze verso le persone sorde. Per continuare a migliorare, è importante educare la società e promuovere l’accessibilità e favorire un dialogo aperto e inclusivo”.