Il comune di Venegono inferiore ha avviato il progetto “Nuove tecnologie” per avvicinare i bambini al coding, alla robotica e al mondo open source
Venegono inferiore, sette mila abitanti, in provincia di Varese. E’ da qui, da questa piccola realtà, che parte una piccola rivoluzione: rendere il coding, la programmazione, pane quotidiano, non solo per i più piccoli ma anche per mamma e papà. Non siamo negli Stati Uniti dove Barack Obama ha chiesto chiesto al Congresso 4,1 miliardi di dollari per ampliare le lezioni di programmazione, ma a Venegono qualcuno deve aver ascoltato il discorso del presidente americano: “L’insegnamento di una scrittura di codice base alle elementari è necessario per l’economia americana. Nella nuova economia l’informatica non è una capacità optional, ma è una capacità di base”.
Parole che a Venegono l’amministrazione comunale ha tradotto con il progetto “Nuove tecnologie”, un’iniziativa nata dal Comune in collaborazione con Maker School Tradate, una dinamica società di giovani del paese che si definiscono artigiani della tecnologia. Sindaco e assessore hanno pensato ad un tour coding puntando ad interessare non solo i ragazzi, ma anche gli adulti spesso lontani da questo universo, più famigliare ai nativi digitali. Un primo incontro dedicato al tema “Piccoli programmatori crescono” ha illustrato i primi passi nel mondo del linguaggio scratch utile anche ai bambini con disturbi dell’apprendimento.
Le tappe successive di questo percorso di alfabetizzazione informatica prevedono delle serate dedica ad “Arduino”, la scheda elettronica utilizzata per creare applicazioni hobbistiche e didattiche. Per i più piccoli è stato, invece, creato un laboratorio dove i bambini potranno costruire robot di stagno e led che saranno successivamente presentati ai grandi. Un lavoro preceduto da un impegno nelle scuole del paese dove i bambini di quarta e quinta elementare hanno svolto quattro laboratori dedicati all’uso del tablet e alla programmazione. Una sfida, quella del coding, che vede l’Italia impegnata ad ogni livello: dalla più piccola realtà ai progetti ministeriali. Nell’anno scolastico 2014-2015 il Miur, in collaborazione con il Cini (Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Infomatica), ha dato il via al Progetto ‘Programma il Futuro’ che prevede la collaborazione, anche sul fronte economico, di partner aziendali con differenti ruoli.
Grazie al progetto i dati sono indubbiamente entusiasmanti, considerando il fatto che sono partiti ad anno scolastico 2014/2015 iniziato. L’Italia è il paese che, subito dopo gli Stati Uniti, ha realizzato il maggior numero di eventi nella settimana internazionale del codice che si è svolta a dicembre 2015. Degli oltre 600.000 studenti partecipanti ognuno ha fatto mediamente 6 ore di pensiero computazionale a scuola; sono 15.296 gli iscritti al sito del progetto www.programmailfuturo.it, di cui 9.554 insegnanti di scuola statale e 3.541 studenti da 14 anni in su (gli studenti di età inferiore vengono iscritti direttamente dai loro insegnanti).